«Io resto a casa? Macché: io resto in azienda. Perché se il governo non metterà in campo misure di sostegno alle imprese, se non arriveranno finalmente...
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«Da settimane - aggiunge - noi imprenditori chiediamo al governo di mantenere gli impegni e denunciamo i gravissimi ritardi che compromettono gli equilibri finanziari e che hanno costretto migliaia di imprenditori a prendere la difficile decisione di non rialzare nemmeno le serrande, ma di arrendersi. Noi non vogliamo farlo, ma vogliamo difendere i nostri dipendenti dalla trascuratezza dello Stato italiano e dalla concorrenza sleale delle aziende degli altri Paesi, che hanno giustamente aiutato le aziende già due mesi fa rimettendole in moto per tempo: il governo non solo non ha ascoltato il nostro grido di allarme, ma sembra intenzionato a spendere tutto in assistenzialismo».
«L'ultima idea geniale - attacca Cimmino - è quella della ministra Nunzia Catalfo: pagare gli stessi stipendi lavorando meno ore. Cioè il contrario rispetto a quello che servirebbe, cioè detassare gli straordinari, abbassare il costo del lavoro per renderci competitivi. Invece no, vogliono un esercito di stipendiati senza fare nulla, che, ovviamente dovrebbero poi votare per i partiti di governo».
«Allora voglio lanciare l'hashtag #iorestoinazienda.
Il Mattino