Il cinema Astra di Napoli ha ospitato la regista francese Céline Sciamma per l'inaugurazione della prima serata della rassegna cinematografica «Venezia a Napoli. Il cinema esteso».

L'evento presentato da Antonella Di Nocera, ideatrice e organizzatrice della kermesse, porta in città film e ospiti dall’ultimo Festival del cinema di Venezia, in collaborazione diretta con La Biennale.

Ad aprire l'evento una dedica a Giuliano Montaldo, regista genovese scomparso lo scorso settembre, che è stato due volte ospite dell'evento napoletano e che ha sempre avuto un legame sentimentale particolare con la città e con l’isola di Procida. Per il regista, autore di capolavori come «Giordano Bruno» e «Sacco e Vanzetti», è stato riprodotto un breve video sulla sua partecipazione all'evento.

In seguito il regista Leonardo Di Costanzo ha presentato un breve cortometraggio da 24 minuti, riprodotto fuori concorso ma tanto apprezzato a Venezia. 

Il film «Welcome to paradise» parla di una giovane ragazza in cerca di avventure che trova alcuni gatti randagi: quando vede un ragazzo bullizzato e rinchiuso da un gruppo di ragazzi in un vecchio capanno nasce la sua voglia di liberarlo. 

Durante l'evento sono intervenuti Titta Fiore, Rosanna Romano per la regione Campania, Sergio Locoratolo per il comune di Napoli, Maurizio Gemma per la Film Commission, Lise Moutoumalaya, console di Francia per il sud Italia, Maria Carmen Morese, direttrice del Goethe-Institut di Napoli, e Ana Navarro Ortega, direttrice dell’istituto Cervantes.

Un'esibizione musicale di Chiara Civello ha accompagnato la rassegna: è lei che ha curato le musiche del cortometraggio «This is how a child becomes a poet» di Cèline Sciamma, dedicato alla poetessa Patrizia Cavalli. 

Dopo la proiezione del suo cortometraggio la regista francese, acclamata, ha spiegato ampiamente il suo punto di vista e il percorso che ha dovuto affrontare per la creazione del film. A seguire, dopo un ringraziamento speciale al popolo napoletano, è stato proiettato «Petite Maman», film presentato alla Berlinale 2021.