I cinque stelle alzano le barricate su Bagnoli. Sparano a zero sul decreto Sblocca Italia, ribattezzato non a caso Sfascia Italia, e arrivano anche ad accarezzare tentazioni...
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Grillino per l’occasione è l’ex assessore all’Urbanistica della giunta de Magistris, Luigi De Falco. “Per Bagnoli è già tutto deciso, un piano non si fa mica in sessanta giorni”. E quello che è stato predisposto non piace per nulla al movimento. “Usano per Bagnoli – spiega Di Maio – gli stessi strumenti che hanno bloccato l’Italia: i commissari. Così è stato per la Terra dei fuochi e per le bonifiche”. L’alternativa è quello della partecipazione diretta dei cittadini, che devono essere coinvolti nella progettazione delle opere e nella fase dei controlli. “Non vogliamo certo sostituire il ministro Lupi con la Nugnes - aggiunge il vice presidente di Montecitorio – ma vogliamo che a decidere siano i cittadini”. A Napoli poi c’è un problema ulteriore: “Non può esserci un sindaco in balia delle sentenze”, conclude Di Maio.
L’offensiva su Bagnoli è anche il banco di prova del movimento in vista delle regionali di primavera, sulle quali Fico, dopo la candidatura a Palazzo Santa Lucia del 2010 e quella per il Comune di tre anni fa, dice: “Non sarò io il candidato”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino