NAPOLI - Assemblea infuocata al Posillipo e bocciatura di due dei tre punti all’ordine del giorno. Presenti solo 120 soci, in pratica il 19% circa dei soci effettivi che sono...
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Il circolo ha un indebitamento totale di circa 1,6 milioni di euro di cui 675mila è il deficit corrente. Per coprire in parte quest’ultima cifra era stato richiesto un contributo di 600 euro (300 a luglio e altrettanti a settembre) più un aumento di 10 euro mensili sulle quote sociali.
L’assemblea non ha condiviso il progetto economico chiedendo a gran voce di rivedere le spese e di tagliare in maniera sensibile i costi delle attività sportive ed in particolar modo quelli della pallanuoto che attualmente pesa sulle casse del Posillipo per circa 625mila euro. La seduta si è sciolta dopo circa quattro ore con un nulla di fatto «è stata bocciata – afferma il presidente Bruno Caiazzo – l’una tantum che era propedeutica per il bilancio preventivo, le due cose erano strettamente legate. Ora provvederò a riunire l’ufficio di presidenza per analizzare tutte le spese e provvedere ad ulteriori tagli per annullare il deficit corrente. Sarà quindi stillato un nuovo preventivo che non potrà essere presentato all’assemblea dei soci prima di metà settembre».
Tagli che incideranno sensibilmente sulle attività sportive ed in special modo sulla pallanuoto non vista di buon occhio dalla maggioranza dei soci presenti ieri all’assemblea. Cosa vuol dire questo? La squadra di pallanuoto dovrà fare a meno degli stranieri Radovic e Klikovac, entrambi montenegrini, e al loro posto inserire giovani del vivaio. Ma gli altri giocatori di interesse nazionale quali Valentino Gallo, Renzuto Iodice o Dolce saranno ancora una volta, sono ormai al terzo taglio dei loro stipendi, disposti a rivedere al ribasso le loro richieste economiche? Tutto ciò per la squadra di pallanuoto del Posillipo significherà non essere più protagonista nel campionato e qualora fosse invitata a partecipare all’Euro Cup, avendo vinto il torneo nella scorsa stagione, rinunciare. Perché si punta essenzialmente a ridimensionare la waterpolo e non le altre discipline? Perché nel canottaggio come nella scherma vi è una sensibile partecipazione economica dei genitori dei giovani atleti che così non gravano per le trasferte sulle casse del sodalizio di Mergellina.
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