Cis di Nola, evitato il rischio default: bilancio in attivo, +2,8 milioni

Cis di Nola, evitato il rischio default: bilancio in attivo, +2,8 milioni
Un utile di esercizio di 2,8 milioni e un patrimonio netto che di milioni di euro ne conta 42. È un risultato di non poco conto quello che viene fuori dalle pieghe del...

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Un utile di esercizio di 2,8 milioni e un patrimonio netto che di milioni di euro ne conta 42. È un risultato di non poco conto quello che viene fuori dalle pieghe del bilancio di esercizio 2021 del Cis di Nola, approvato con un'ampia maggioranza visto che si è registrata la partecipazione dell'86,7% dei presenti con diritto di voto. Se si considera la crisi pregressa e il consistente indebitamento degli anni scorsi, gli azionisti possono davvero tirare un sospiro di sollievo. Un altro, visto che il primo fu tirato alcuni mesi fa, esattamente il 31 marzo scorso, data in cui la società ha completato il rimborso del debito finanziario verso le banche e ha annullato così ogni rischio di default connesso alla gestione e agli eventi del passato.

Uno sforzo prodotto in meno di 60 mesi e tutto nonostante la pandemia. L'inaspettato arrivo del Covid più che far scattare la molla della rassegnazione ha provocato l'effetto contrario: l'attuale management ha ingranato la marcia per procedere all'ammodernamento della struttura, al miglioramento dei servizi e al potenziamento dei sistemi di vendita ora proiettati soprattutto all'utilizzo della nuova tecnologia e al ricorso all'eCommerce. Ci sono volute ingenti risorse, tra l'altro non previste, che però non hanno scoraggiato il sistema commerciale che non solo è riuscito a risalire la china ma si è anche proiettato in un nuovo e più attuale contesto di business. Dice il presidente del Cis Ferdinando Grimaldi: «Stiamo puntando su digitalizzazione e internazionalizzazione, sul rinnovamento e riposizionamento globale del Cis, per renderlo attuale ai tempi e consolidando il ritrovato ruolo di punto di riferimento per la clientela». 

Formazione degli operatori, rafforzamento della sicurezza, comfort per i buyer, attenzione all'ambiente e all'ospitalità che si mostra evidente già con i colorati murales, opera dei migliori street artist del mondo, che hanno restituito personalità e fascino agli anonimi capannoni. «L'emergenza sanitaria e il conflitto russo-ucraino hanno determinato una situazione di grande incertezza sugli scenari di breve e di lungo periodo quanto a dinamica macroeconomica, dinamiche settoriali e impatti sulle singole realtà aziendali. Nonostante il contesto sfavorevole - rimarca l'amministratore delegato di Cis Spa, Claudio Ricci - la Società ha registrato un positivo trend economico-finanziario. Ancor più rilevante, dato il contesto, è rilevare che il Cis nei primi mesi del 2022 abbia estinto il debito nei confronti del ceto bancario, con la corretta esecuzione dell'accordo di ristrutturazione sottoscritto nel 2017». 

Si guarda al futuro con maggior ottimismo, insomma. D'altra parte la testimonianza che il Cis e soprattutto i brand che lo popolano riescano ancora a essere attuali e competitivi lo dimostra anche il riscontro ottenuto con M.I.T Brands, la vetrina sulla moda del Sud ospitata proprio nella capitale del B2B. Sessantotto aziende meridionali, molte delle quali hanno giocato in casa, hanno avuto la possibilità di incontrare oltre 100 buyers provenienti da tutto il mondo ed ospitati per due giorni nel Cis, a Nola ed in Campania. 

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Il Mattino