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Nerone sindaco di Stabia. Quante volte tra il serio e il faceto si è pensato che un cane buono, sempre presente e affettuoso, in prima fila anche nelle processioni religiose, potesse rappresentare quel desiderio di identità di un popolo. Un cane che in circa venti anni di vita non si è mai perso una sfilata, una manifestazione, un sit-in, un tramonto in villa e un riposino all'ombra della Cassarmonica. Nerone, per il suo colore nero, è diventato il simbolo di una città, osannato e benvoluto da tutti. Certo è che l'era social ha fatto accrescere la sua fama: scatti e foto con il cane sindaco, assicuravano decine di like e il consenso diffuso. Un cane incoronato come simbolo di un città dallo stesso sindaco Gaetano Cimmino che accolse con tanto di fascia tricolore il collega Nerone nell'aula consiliare. Era il 27 novembre 2020 e la serigrafia con l'impronta del cane, realizzata dall'artista stabiese Francesca Maresca, nipote del pittore Francesco Filosa, fu acquistata all'asta da Cimmino per sostenere lo stesso cane. Nerone da quel giorno è un cane padronale, di proprietà del sindaco con tanto di microchip riconosciuto dall'Asl. Protetto e sfamato dall'Adda, associazione animalista che si occupa di randagi, fino all'era social che ne ha fatto un cane della comunità.
In questi giorni la lunga storia d'amore tra un cane e la sua città potrebbe interrompersi per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Da qui la decisione di Cimmino di far visitare e ricoverare Nerone presso una clinica veterinaria che si trova proprio di fronte al Comune. Ma anche questa decisione non è in linea con lo spirito del cane sindaco, secondo gli animalisti, che avrebbero gradito riportarlo a casa in un ambiente più congeniale, senza lasciarlo in una gabbia. Ieri sera l'esito degli esami ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti. «Nerone non è un cane morente - annuncia il sindaco che si è recato personalmente in clinica per conoscere il referto - cuore, polmoni, addome, analisi sangue sono risultate positive. Dopo il ricovero con flebo, mangia e beve, cammina e abbaia». Nello stesso tempo però la situazione clinica complessiva non è eccellente, perché Nerone resta un cane anziano con un tumore alla bocca e necessita di antibiotico e antidolorifici costanti. Così il ricovero per ora prosegue, aspettando di poterlo rivedere libero in strada. Sperando, però, che almeno su Nerone la città smetta di dividersi.
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