La devozione per la Madonna e la passione per i cani da combattimento. Dietro le quinte degli abusi scoperti dai carabinieri nei giardinetti pubblici di via Monet, a Pianura, si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pretendendo (ed ottendo) persino la benedizione da parte di un sacerdote, solo qualche settimana fa, in occasione della «inaugurazione» della cappella dedicata alla Madonna dell'Arco. Storie di ordinaria follia. Tra i vialetti in cui avrebbero dovuto giocare i bambini e le loro mamme Romano aveva fatto costruire i fabbricati abusivi - il primo 85 e il secondo di 60 metri quadri - senza che nessuno, a cominciare dagli organi amministrativi di controllo territoriale e della polizia locale, battesse ciglio.
C'è voluto l'intervento dei militari dell'Arma per accorgersene. Il primo manufatto era adibito a deposito privato; nel secondo i carabinieri hanno fatto la seconda inquietante scoperta: in quel recinto erano stati segregati due cani pitbull, un maschio di circa un anno e una femmina di soli tre mesi. A entrambi erano state mozzate la coda e le orecchie, con la parte rimanente dei padiglioni grossolanamente suturata. Perché, sussurra qualche voce nel quartiere, quei cani - spesso utilizzati per i combattimenti tra animali - rendono meglio, diventano più aggressivi e sono soprattutto meno attaccabili se mutilati. Sulla pista dei combattimenti indagano adesso gli investigatori. Una pista porta verso gli ambienti camorristici del Rione Traiano; ma non si esclude che proprio a Pianura ci sia una centrale di scommesse clandestine legata a questa orrenda pratica. Una seconda pista conduce invece in provincia, verso la zona di Marano. Un fatto è certo: i due pitbull sono quasi sicuramente stati sottratti ad una sorte atroce: gli animali sono già stati affidati ad una associazione di volontari che opera nel Casertano. Si indaga anche sugli allacci abusivi di energia elettrica che erano già stati predisposti ma che ancora non erano in funzione. Segno evidente che i due fabbricati abusivi erano stati costruiti di recente, e nel silenzio generale, senza che nessuno li denunciasse alle forze dell'ordine. All'arrivo dei carabinieri Vincenzo Romano ha dato in escandescenze. Probabilmente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti l'uomo - che ha una lunga sfilza di precedenti penali per reati contro il patrimonio, anche se non risulta pregiudicato per reati associativi - ha inveito con minacce contro i carabinieri, il personale dell'Asl e del servizio antiabusivismo del Comune di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino