Cnr, il sacco dei fondi per la ricerca Nicolais tra i testi d'accusa

Cnr, il sacco dei fondi per la ricerca Nicolais tra i testi d'accusa
C'è la convinzione che i soldi della ricerca, parliamo di circa sei milioni di euro, fossero utilizzati per tutto tranne che per la scienza, tranne che per portare...

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C'è la convinzione che i soldi della ricerca, parliamo di circa sei milioni di euro, fossero utilizzati per tutto tranne che per la scienza, tranne che per portare avanti progetti e approfondimenti di interesse pubblico. È così che parte dei finanziamenti che dovevano servire in campo medico o naturalistico finivano per chiudere l'acquisto di cellulari e ipad, che venivano sistematicamente rivenduti on line, in uno scenario in cui non mancano sospetti su consulenze e prestazioni ritenute fittizie.


Fatto sta che dopo l'arresto di un mese fa di Vittorio Gargiulo, segretario amministrativo dell'istituto ambiente marino costiero del consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, è arrivata una svolta nelle indagini. Finito agli arresti domiciliari, mentre si accingeva a lasciare Napoli alla volta di Londra, Gargiulo ha assunto un atteggiamento collaborativo nei confronti degli investigatori. Quanto basta a spostare l'attenzione dal caso singolo, quello del suo ruolo in seno all'istituto, ad altre figure apicali del Cnr, sull'asse che separa Napoli e Roma.
Peculato è l'accusa del pm Ida Frongillo, magistrato in forza al pool guidato dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino, in uno scenario che ha spinto gli inquirenti ad una accelerata.

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Il Mattino