Poco più di quattro minuti. È il tempo intercorso dall'arrivo dei quattro ladri a bordo di un'auto e la loro ripartenza, in direzione Torre Annunziata. Nel...
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L PRECEDENTE
Il colpo messo a segno lunedì quando ancora era notte, è la convinzione dei titolari della gioielleria Iacomino, assomiglia troppo a quello subito il 9 aprile del 2018: «Stesse modalità, stessi tempi d'azione, stesse tecniche» racconta Ciro Iacomino, da trent'anni alla guida dell'esercizio prima di essere stato impegnato in lavori legati al mondo della ristorazione. Da allora la sua gioielleria ha subito ben tre visite dei ladri, la prima nel 2004 con l'apertura di un varco nella parte retrostante dell'esercizio della zona Leopardi. Le altre due sono arrivate nell'arco di meno di un anno. Il figlio Luigi guarda e riguarda le immagini catturate dalle telecamere interne ed esterne poste a tutela dell'attività di famiglia. «Sono scesi dall'auto racconta hanno rotto la centralina per alzare la serranda. Quindi con un piede di porco hanno rotto i fermi che tenevano bloccato la stessa. Infine sono entrati e, nonostante il suono degli allarmi, hanno rotto le vetrate e hanno portato via quello che c'era». Il danno denunciato agli agenti di polizia del commissariato di via Sedivola, è compreso tra i 20 e i 30mila euro, in attesa di un inventario più preciso. Ai poliziotti guidati dal primo dirigente Davide Della Cioppa sono state consegnate le immagini catturate dell'impianto privato di videosorveglianza, nella speranza che possano servire agli inquirenti per risalire ai componenti della banda. Per i titolari della gioielleria Iacomino una banda seriale: «Per noi sono sempre gli stessi prosegue Luigi Iacomino - quelli che ci hanno fatto visita dieci mesi fa e riteniamo quelli che hanno messo a segno i furti anche ad altre gioiellerie, come Elvido Campaniello e Re Mida».
LE INDAGINI
Una convinzione comune anche al padre: «Le forze dell'ordine - spiega l'uomo - ci hanno detto, una volta arrivate sul posto, che sono sulle tracce di questa banda. Prima che il caso del furto finisse alla polizia, infatti, sono arrivati qui i carabinieri, che hanno provato a seguire il percorso fatto dai ladri. A loro ho detto che per catturare questi delinquenti bisogna rafforzare i controlli notturni, perché è in quegli orari che entrano in azione, mettendoci pochi minuti come dimostrano le nostre immagini ma anche quelle registrate dalle telecamere dell'attività di Campaniello, quando fu oggetto di furto con scasso in via Circumvallazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino