«Sono stati violentati sette secoli di storia con questi lavori». La dichiarazione è di Luigi Rispoli ex presidente del consiglio Provinciale sui lavori...
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Sulla vasta superficie del nostro territorio il 70% doveva essere garantito senza toccare le tracce storiche, invece viene solo salvaguardato il 30%”, sentenzia Antonio Pariante presidente del comitato di quartiere, Portosalvo. Questo vuol dire che ben presto le strade di colore scuro verranno rimpiazzate con mattonelle chiare di provenienza da cave e di qualità fragile che facilmente si rompono e questo materiale è forse a buon mercato per le ditte appaltatrici.
Intanto sulla questione della pietra lavica etnea, dalla seconda Municipalità il presidente Francesco Chirico, l’assessore Marcello Cadavèro e il consigliere Pino De Stasio hanno attivato da tempo un tavolo di confronto tra Comune, Sovrintendenza e il parlamentino dell’Avvocata - Montecalvario - Porto – Mercato Pendino: «Il nostro obiettivo è quello di garantire il patrimonio lapideo e la pavimentazione storica. Prendiamo il caso di via Duomo, per precedenti indicazioni della Sovrintendenza, vedrà sostituita la precedente pavimentazione in cubetti con basoli vesuviani recuperati dalla Reggia di Portici. Noi come Municipalità – spiegano De Stasio e Chirico - abbiamo ottenuto il vincolo sulla pavimentazione in basoli e poi con l’amministrazione Comunale e i servizi preposti abbiamo avviato cantieri che vedranno nei prossimi mesi rinascere zone della città». Adesso mentre i cantieri iniziano ad aprire a breve anche a piazza Mercato «comincia il tempo delle verifiche e delle risposte sulla nostra zona», conclude Pariante con a seguito i residenti di piazza sant’Eligio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino