Comunali 2022, a Napoli centrodestra allo sbando: solo Fdi corre per i sindaci

Comunali 2022, a Napoli centrodestra allo sbando: solo Fdi corre per i sindaci
Il simbolo di Forza Italia non sarà presente sulle schede elettorali di nessun Comune della provincia di Napoli. Un brutto segnale per il nuovo corso napoletano degli...

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Il simbolo di Forza Italia non sarà presente sulle schede elettorali di nessun Comune della provincia di Napoli. Un brutto segnale per il nuovo corso napoletano degli azzurri a meno di una settimana dalla convention nazionale «L'Italia del futuro», che sarà chiusa dal presidente Silvio Berlusconi sabato alla Mostra d'Oltremare, e con le politiche alle porte.

Un dato politico certamente non di scarso rilievo. Fi sarà fuori dalla corsa in Comuni come Pozzuoli, Portici, Acerra, Somma Vesuviana, Nola, Sant'Antimo, Ischia. E in molti di essi esponenti del partito o figure comunque legate all'area forzista hanno preferito trovare casa in civiche apparentate con il centrosinistra. L'esempio più emblematico è legato al sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, nominato da poco vicecoordinatore provinciale e capogruppo di Fi in Città metropolitana, che ha deciso di appoggiare ad Acerra la coalizione Pd-M5S con la lista «Oblò forum di idee». Una scelta che sta facendo molto discutere. Un esponente nazionale di Fi spiega: «Sono trasecolato. È la prima volta che Forza Italia non si presenta in nessun Comune. La verità è che la classe dirigente di livello sui territori è oramai merce sempre più rara». 

A Pozzuoli storici esponenti azzurri si sono divisi tra i due candidati di centrosinistra, Ismeno e Manzoni; a Portici il coordinatore cittadino di Fi Alessandro Fimiani sosterrà due candidati che correranno sotto il simbolo di Fdi. Ad Acerra Andrea Tufano, ex coordinatore cittadino degli azzurri, è candidato nella lista di FdI. A Somma Vesuviana in molti correranno nelle liste di Salvatore Di Sarno, sindaco uscente. Niente simbolo anche a Nola, territorio del deputato Paolo Russo, e a Sant'Antimo, roccaforte dei Cesaro. Un disastro nel quale senz'altro pesano le spaccature interne al partito. È da tempo che va avanti il braccio di ferro tra il coordinatore cittadino Fulvio Martusciello e la famiglia Cesaro. Veleni che non aiutano la costruzione di un percorso in vista delle politiche del 2023, quando peseranno gli equilibri per la costruzione delle liste. 

Nella coalizione non decolla la Lega, che non si è mai radicata veramente, mentre FdI resta di fatto l'unico baluardo a presentarsi con il simbolo. Franco Pinto, coordinatore provinciale Napoli Nord della Lega chiarisce: «All'interno dell'area nord abbiamo fatto delle scelte ascoltando molto i nostri riferimenti sul territorio. In molto Comuni abbiamo deciso di fare liste civiche che sostengono candidati sindaco e di non presentarci con il simbolo». Sul radicamento della Lega Pinto aggiunge: «La riflessione da fare è molto più ampia. Le amministrative hanno dinamiche completamente diverse, le civiche in alcuni territori sono necessarie anche per accogliere diverse realtà associative».

Michele Schiano di Visconti commissario provinciale e consigliere regionale di FdI invece evidenzia: «In tutti i comuni al di sopra dei 15 mila abitanti vista l'assenza del centrodestra, abbiamo fatto tutto il possibile per presentare liste di partito in coalizione con i nostri alleati. Ad Acerra ci siamo riusciti con la Lega e una civica, a Pozzuoli siamo andati col simbolo da soli e a Portici ci siamo presentati col simbolo di Fdi candidando con noi altri esponenti di centrodestra mentre a Nola appoggiamo un sindaco di centrodestra. In tutti gli altri comuni della provincia di Napoli, sia al di sopra che al di sotto dei 15mila abitanti, abbiamo scelto i nostri migliori candidati possibili per rafforzare le liste civiche di ispirazione di centrodestra. In altri comuni dove c'era la presenza di civiche in appoggio al Pd e al M5s abbiamo detto di no per mantenere fede alla nostra coerenza». 

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Il Mattino