Comunali a Napoli, la Lega annuncia Catello Maresca: «Niente balletti, sarà il nostro candidato»

Comunali a Napoli, la Lega annuncia Catello Maresca: «Niente balletti, sarà il nostro candidato»
«Nessun gioco delle parti o commedia degli equivoci», premette Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore napoletano della Lega. E aggiunge: «Maresca...

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«Nessun gioco delle parti o commedia degli equivoci», premette Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore napoletano della Lega. E aggiunge: «Maresca è il candidato sindaco». E sui simboli che il magistrato non vuole? «Per me nessun problema: basta ci siano i valori».

Il suo segretario nazionale Salvini dice che si riserva di incontrare Maresca e quest'ultimo alla stessa domanda risponde vagamente con un vedremo. Ma il magistrato è o no il vostro candidato sindaco?
«C'è l'obiettivo comune per battere il centrosinistra a Napoli dopo 30 ed a ottobre, dopo le regionali, Salvini stesso ha chiarito come bisognava allargarsi all'esterno. E, in questo caso, la politica si mette al servizio di un progetto civico: non come un rifugio ma con una condivisione che ora si traduce nella disponibilità di Catello Maresca».

Quindi è il vostro candidato? E quando si ufficializza? Il tempo scorre...
«C'è un percorso di condivisione nazionale da portare avanti e non c'è alcun balletto delle parti. Anzi di questo progetto noi rivendichiamo con forza la primogenitura, tracciandone contenuti e progetti. Ma capisco: facciamo paura perché con noi c'è una società civile vera invece dei tecnici, pure bravi, disposti a mettersi a disposizione del potente di turno indipendentemente se ci sia un progetto di crescita oppure no. La nostra è una società civile che non è vassalla ma è libera in uno spazio che costruiamo assieme».

Si riferisce al candidato di centrosinistra Manfredi?
«Mi riferisco a un ceto professionale ristretto buono per tutte le stagioni, che poteva costruire qualcosa per il bene della città anziché quello proprio. Con noi, invece, ci sono professionisti che non vivranno di politica ma che sono disposti a fare sacrifici per Napoli».

Attendiamo di avere l'ufficialità.
«Se attendete qualcosa di simile alla foto opportunity della corte di De Luca, perdete tempo: qui c'è una logica diversa».

Loro però hanno già ufficializzato tutto.
«Noi, come Lega, da settimane facciamo politica con i banchetti in strada tra la gente mentre Maresca macina incontra con i napoletani. Dall'altra parte, invece, saldano alleanze nei palazzi del potere senza sapere che non saranno validabili con il voto. E anzi, noto con rammarico, l'ennesima presa in giro con il pacco per Napoli...».

Come scusi?
«15 giorni fa l'accettazione della candidatura di Manfredi era il Patto per Napoli, poi viene fuori che si impegnerebbero i napoletani in nuove tasse per i prossimi 20 anni. E quando noi lo diciamo, improvvisamente scompare il tema. E allora che succede? Che fa Manfredi? Prende atto che quella cosa non serve o conferma che per governare bisogna far pagare più tasse ai napoletani? Io da una persona autorevole come lui mi sarei aspettato un chiarimento ma ha preferito non parlare più della vicenda dopo averne fatto una bandiera. Noi invece vogliamo parlare di risorsa mare, per far sì, che si punti davvero su portualità e turismo; di rigenerazione urbana e di politiche sociali: bandiera della sinistra ma a parole perché a Napoli si danno meno risorse che altrove e solo alla stessa crocchia di amici».

Torniamo alla politica: come la mettiamo con Maresca che non vuole i simboli di partito?
«Noi, come Lega, siamo orgogliosi del simbolo e dei valori che rappresenta ma se il progetto per Napoli fa la differenza per me non c'è problema. Non sono mai stato un appassionato dei simboli e anche questo aspetto, comunque, verrà definito al tavolo nazionale e ogni scelta sarà condivisa con il segretario nazionale Salvini e regionale Grant».

Quindi Maresca può correre senza il simbolo della Lega come chiede?
«Io l'ho usato per la campagna delle regionali, riproporlo ora per le amministrative è normale ma se si dovesse cambiare qualcosa per il tratto civico della candidatura di Maresca non ne farei affatto un problema».

Che ne pensa di Fico che fa campagna elettorale a Napoli? Su questo punto Maresca è stato durissimo.
«Non mi scandalizzo più per il doppiopesismo dei 5 stelle. Compreso un presidente della Camera che fa campagna elettorale con la scorta: nessuno ha mai osato tanto...».

Salvini dice di non aver incontrato Maresca: lei invece?


«Anch'io appartengo alla società civile e gli scambi di opinioni con lui ci sono da tempo».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino