Comunali a Napoli, De Siano e l'asse con Maresca: «Io da indagato ad alleato»

Comunali a Napoli, De Siano e l'asse con Maresca: «Io da indagato ad alleato»
Le prime spine per Catello Maresca affiorano dal passato. La sua vita da pubblico ministero si incrocia con quella di candidato sindaco. Difatti, risolta la questione Cesaro, che...

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Le prime spine per Catello Maresca affiorano dal passato. La sua vita da pubblico ministero si incrocia con quella di candidato sindaco. Difatti, risolta la questione Cesaro, che si è defilato in questa campagna elettorale dopo il veto posto da Maresca, il sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Napoli (oggi in aspettativa) si trova in squadra Domenica De Siano, senatore di Fi e coordinatore regionale del partito che ha spinto affinché si chiudesse il cerchio sul magistrato. È dovuto intervenire persino Berlusconi per trovare l'accordo con Maresca, che avrà l'appoggio di Fi, FdI e Lega. De Siano passa dunque da ex indagato di Maresca a suo sostenitore. Il rapporto tra i due è nato, come ha raccontato De Siano ieri «in un'occasione per me poco gradita». Nel 2010 infatti, il senatore forzista, all'epoca vicesindaco del Comune ischitano di Lacco Ameno, fu raggiunto insieme ad altri 54 da un avviso di conclusione delle indagini preliminari per vicende sulle quali si era concentrata l'attenzione dell'allora pubblico ministero Maresca. Accuse di concorso in concussione, di utilizzo di beni pubblici per fini privatistici e di altri reati legati all'attività di un hotel di famiglia che sono cadute con l'assoluzione «perché il fatto non sussiste» qualche anno dopo in udienza preliminare. 

«Esercitava un suo diritto - rimarca De Siano - era nell'esercizio delle sue funzioni. Io ho sempre avuto un profondo rispetto delle istituzioni, che frequento dall'inizio degli anni '80, e per coloro che le rappresentano. Non ho mai fatto una dichiarazione fuori posto e sono sempre stato ligio rispetto ai diritti degli altri di poter accertare la verità su determinate cose. Maresca lo ha fatto, poi si è reso conto che non c'era nulla e che non c'era assolutamente nulla di illegale rispetto all'azione amministrativa che portavo avanti e della quale ancora oggi si raccolgono i frutti». Il coordinatore regionale degli azzurri riconosce al candidato sindaco «la massima correttezza» con la quale agì in quella circostanza, al punto che «successivamente, quando ormai non c'erano più indagini in corso, è nato tra noi un rapporto basato sulla stima reciproca. Ci siamo conosciuti in un'occasione per me poco gradita - sorride - ma poi abbiamo avuto modo di apprezzare molto le qualità l'uno dell'altro. Ora - conclude - massimo sostegno alla sua candidatura». Maresca preferisce non commentare. Dal suo entourage fanno sapere che il magistrato parla di temi politici e non di fatti che attengano altre sfere. 

Rispunta intanto l'ipotesi di una lista unitaria con la Lega. Anche se dal quartier generale degli azzurri, e anche da quello del Carroccio respingono questa idea. C'è chi vorrebbe un'accelerata al progetto di federazione delle forze del centrodestra di governo, a partire proprio da Lega e Fi, che vede Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in campo, con il primo che ha lanciato l'idea di federare i partiti del centrodestra, e il secondo che ha alzato l'asticella con l'ipotesi del partito unico.

«Ad oggi l'ipotesi di partecipare al voto per il Comune, con liste unitarie tra Lega e Fi non c'è - spiega il coordinatore regionale campano della Lega, Valentino Grant - Anzi posso dire che correremo con la lista della Lega a Napoli e che, relativamente alla composizione, siamo a buon punto, circa i nomi dei candidati del nostro partito».

Gli uomini di Salvini all'ombra del Vesuvio alla fine dovrebbero partecipare alla contesa elettorale con una lista civica, in pratica senza simbolo Lega. «Noi puntiamo ad allagare la partecipazione e non rinunceremo mai ad avere più liste, dietro gli interessi di partito e davanti mettiamo quelli della città» sostiene invece il coordinatore di Napoli della Lega, Severino Nappi. Anche Fulvio Martusciello, coordinatore cittadino di Fi chiude le porte alla lista unica: «Questa ipotesi al momento non c'è». 

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Il Mattino