Comunali a Napoli, bufera sui trasformisti ma M5S rassicura: «Selezione rigorosa»

Comunali a Napoli, bufera sui trasformisti ma M5S rassicura: «Selezione rigorosa»
Il salto tra schieramenti e liste continua ad agitare la politica napoletana in vista delle amministrative. Troppi casi, sparpagliati tra i vari candidati sindaco, di uscenti...

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Il salto tra schieramenti e liste continua ad agitare la politica napoletana in vista delle amministrative. Troppi casi, sparpagliati tra i vari candidati sindaco, di uscenti dell'amministrazione di de Magistris ora in squadra di chi ha criticato l'operato dell'ex pm per mesi e per anni. Tutti verso Antonio Bassolino, Gaetano Manfredi e Catello Maresca e, non paradossalmente con Alessandra Clemente, candidata a palazzo San Giacomo come erede del sindaco uscente. Senza contare i casi di chi in Regione è con De Luca e a Napoli è con Maresca (il consigliere Pisacane) e la coalizione di Gaetano Manfredi che si potrebbe ritrovare in lista l'ex Msi ed ex Lega Enzo Moretto. Movimenti che hanno spinto ieri Toti Lange, presidente della commissione di garanzia del Pd e delegato all'assemblea nazionale, a mollare il partito dopo aver annunciato a fine luglio di volersi candidare proprio con i dem. «Ho espresso ai dirigenti del partito le mie perplessità circa la gestione di alcune candidature di consiglieri uscenti e circa il fenomeno del trasformismo dettato dall'opportunismo di tante liste civiche, che già alle elezioni regionali hanno viziato la dinamica democratica, svuotando di fatto il Pd», spiega ieri Lange per motivare la sua scelta di candidarsi nelle liste dell'ex sindaco Bassolino. Mentre i grillini annunciano di procedere con una selezione attenta dei nomi in campo ma sembrano non escludere ingressi di esperienze («quelle migliori», dicono) dell'amministrazione de Magistris. Non a caso da settimane si parla di un approdo nelle liste dell'M5s per l'attuale assessore allo Sport Ciro Borriello

«La nostra attenzione nella selezione dei candidati è stata e sarà sempre massima, anzitutto sotto il profilo della trasparenza e della legalità. Siamo gli unici che da sempre escludono dalle proprie liste chi ha pendenze con la giustizia e oggi abbiamo un candidato sindaco come Gaetano Manfredi che sta mostrando grande attenzione a questi aspetti, e questa è una garanzia per le istituzioni cittadine. Il lavoro che stiamo facendo nella composizione della lista per Napoli del Movimento 5 Stelle è quello di costruire una squadra che si distingua per l'amore alla città e per le competenze, perché ci sarà bisogno di entrambi per far rinascere Napoli», sottolineano le due coordinatrici del movimento 5 Stelle per le comunali di Napoli, Gilda Sportiello e Valeria Ciarambino.

«Nella nostra lista - sottolineano - ci sono persone impegnate da sempre nel sociale e per la città, che fino ad oggi non hanno avuto l'opportunità di un impegno politico diretto, ma ci sono anche persone che hanno già maturato un'esperienza e una conoscenza profonda all'interno delle istituzioni. È nei loro confronti che abbiamo voluto manifestare apertura, con l'obiettivo di salvaguardare quelle esperienze positive che possono rappresentare un valore aggiunto anche per il futuro. La nostra città ha bisogno di un profondo rinnovamento e di un nuovo inizio, ma questo non vuol dire non riconoscere chi ha sempre lavorato nell'interesse della città». E concludono: «Dunque non un'apertura indiscriminata a tutto e a qualunque nome, ma un'attenzione a valorizzare quel lavoro e quelle sensibilità che si sono già mostrate vicine a noi, alle idee del Movimento o hanno fatto parte della nostra storia. Non sono persone che fino a ieri erano lontane dal nostro modo di intendere la politica e della nostra visione di futuro e rinnovamento. Il nostro concetto di inclusione è e sarà sempre legato a due fattori: la valutazione del lavoro fatto sul campo e, allo stesso tempo, una vicinanza nel modo di intendere il bene dei cittadini». 

Nel Pd invece fa un certo rumore l'uscita di Toti Lange che ha subito rassegnato le dimissioni da ogni incarico di partito. Appena il 20 luglio annunciava la sua intenzione, sulla sua pagina Fb, di scendere in campo per il Pd («Sento di dover dare il mio contributo», scriveva) mentre ieri annuncia invece la scelta di candidarsi sì al consiglio comunale ma nella lista «Per Napoli», che appoggia Antonio Bassolino.

«La mia scelta è la conseguenza di una riflessione avvenuta negli ultimi tempi che, tra l'altro, ha intrecciato il mio lavoro come presidente della commissione di garanzia provinciale del Pd. Infatti, sono ormai alcune settimane che ho espresso ai dirigenti del partito le mie perplessità - spiega Lange - circa la gestione di alcune candidature di consiglieri uscenti e circa il fenomeno del trasformismo dettato dall'opportunismo di tante liste civiche, che già alle elezioni regionali hanno viziato la dinamica democratica, svuotando di fatto il Pd». «Tra l'altro più volte, insieme ad altri amici e compagni, ho denunciato l'affievolirsi della contrapposizione ideale tra centrodestra e centrosinistra e l'affermarsi - accusa l'ex dirigente dem - di una logica spartitoria per cui le coalizioni diventano mero ricettacolo di ogni trasformismo e opportunismo, indistintamente si tratti di centrodestra o centrosinistra, logica alla quale, purtroppo, nemmeno il professore Manfredi ha saputo sottrarsi».

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Il Mattino