Comunali a Napoli. Alessandra Clemente ci prova: «Vivremo di turismo»

Comunali a Napoli. Alessandra Clemente ci prova: «Vivremo di turismo»
«Chi è, una modella?». «No sono candidata a sindaco di Napoli». Uno scambio tra un cittadino e la candidata a sindaco Alessandra Clemente, a piazza...

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«Chi è, una modella?». «No sono candidata a sindaco di Napoli». Uno scambio tra un cittadino e la candidata a sindaco Alessandra Clemente, a piazza Garibaldi, mentre l'ex assessore ai Giovani si stava recando al mercato di Porta Capuana per una passeggiata elettorale, intorno alle 11. «Ah, non sapevo fosse candidata» ha ribadito il passante. Così la Clemente ne ha approfittato per lasciargli un volantino e mettere in cascina un voto. Storie di ordinaria campagna elettorale, sotto la morsa del caldo torrido che sta piegando in due il Paese.

Poco prima di recarsi a Porta Capuana, Clemente, alle 8, si è recata al centro comunale di prima accoglienza a Soccavo, dove da due giorni sono ospitate le 33 famiglie sfollate a causa di un incendio nel campo Rom di Barra. Assieme ad Antonio Ferrieri, titolare della pasticceria Cuori di Sfogliatella, hanno donato 120 colazioni alle persone costrette a lasciare le loro abitazioni. «Ho risposto all'appello dei volontari che lavorano nel centro di prima accoglienza e assieme ad Antonio Ferrieri racconta Clemente -, e agli attivisti di Potere al popolo-Soccavo ci siamo impegnati per dare supporto operativo all'ottimo lavoro fatto dalle assessore Galiero e Chiodo, che hanno allestito in meno di 8 ore la struttura per accogliere le famiglie coinvolte. Quanto accaduto ieri, con l'incendio scoppiato all'interno del campo Rom di Barra, ci ricorda quanto sia necessario intensificare l'opera di inclusione di chi vive ai margini della città ma anche di come siano le istituzioni a doversi far carico delle emergenze, con risposte tempestive ed efficienti come successo in questo caso».

Poi via al giro nel mercato di Porta Capuana, via Nolana e via Soprammuro. Un mercato che prima del Covid era completamente abusivo: «Il Comune ha poi fatto un bando e oggi sono tutti regolari, con licenze e ombrelloni uguali racconta l'ex assessore -. È stato importante per tutta la zona, come segnale di legalità». Gli operatori hanno subito accolto Clemente, che ricordano nei panni dell'assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale. Anche due vigili urbani si sono avvicinati per salutarla. «Cerchiamo sempre di stare allegri Alessandra dice uno degli operatori commerciali -. Noi siamo il popolo ed è quello che alla fine aiuta sempre tutti». Infine, semaforo verde alle foto, agli scatti di gruppo e ai selfie. Clemente, nella sua passeggiata, ha incrociato una giovane mamma, con la sua piccola, Jennifer, che ha preso dalle mani della candidata sindaco il suo volantino. Poi la mamma ha spiegato all'ex assessore alcuni problemi della zona e si sono così scambiate il numero di cellulare. Clemente, ha fatto visita successivamente ad un negozio di abbigliamento del 1969, che resiste sotto i colpi della concorrenza. «Siamo soldati in prima linea spiega il commerciante -. Siamo qui da 50 anni e ogni tanto i vigili ci vengono a fare verbali perché la nostra vetrina non sarebbe a norma».

«Giro tra i commercianti proprio per capire quali siano i problemi e risolverli» ha replicato Clemente, che poi ha proseguito il suo giro in via Soprammuro a Nolana, dove ha incrociato anche alcuni venditori abusivi di sigarette. Clemente li ha bacchettati: «Dovete smettere con questo lavoro, appena diventerò sindaco riqualificheremo tutta questa zona e vivrete di turismo, cultura e legalità». Un passante ha poi chiesto ad Alessandra Clemente se fosse napoletana: «Sono dell'Arenella, unica donna candidata sindaco in questa tornata elettorale. Sono di Napoli e tifo Napoli». Poi un passaggio alla trattoria da Giovanna e da Manzo fiori, uno storico fioraio della zona. «La bellezza e la sicurezza sono elementi sui quali puntare, la nostra strada maestra. Lavorare nei quartieri, sulla loro identità ed esaltarla è questo l'obiettivo che ho spiega Clemente -. Porta Capuana, sopra le mura, sul Borgo Orefici, stiamo girando in tutti i quartieri».



Sotto un sol leone, Clemente si è poi diretta alle 13,30 a Marechiaro, dove l'associazione di Sergio Mannato Borgo Marechiaro, insieme a Dedalus, con il supporto di uno sponsor d'eccezione, McDonald's, ha organizzato una giornata al mare per i ragazzi minori extracomunitari non accompagnati, che vivono in case famiglie. Alcuni di loro non hanno mai visto il mare, altri invece ne hanno paura. C'è Dylal, dal Bangladesh, che grazie a Dedalus ha iniziato a studiare italiano anni fa, per poi iscriversi alla scuola superiore e diplomarsi. Da partecipante del progetto è diventato negli anni uno degli operatori. Suliman, del Gambia, è invece cresciuto tra Dedalus e l'associazione di Mannato. A Napoli da 7 anni: «Se sono l'uomo che sono oggi, lo devo a loro». Sergio e sua moglie Maria Indrio aprono ogni anno le porta della propria casa, a Marechiaro, per accogliere i ragazzi di Dedalus. Organizzano le gite in canoa e momenti di convivialità. «Mi fa piacere aprire casa mia, insieme alle donne di Marechiaro che mi danno una mano evidenzia Maria -, accogliere questi ragazzi e regalare loro momenti di serenità». Presente anche Annalisa Buonocore, McDonald's Napoli, che ha regalato ai ragazzi dei teli per il mare e dei buoni pasto.

Come Catello Maresca il giorno precedente, anche Alessandra Clemente, ieri, alle 16, ha incontrato su una delle spiagge di San Giovanni a Teduccio i disoccupati del Movimento 7 Novembre, che hanno spinto molto «affinché la Clemente assumesse l'impegno, per la eventuale futura amministrazione, di tenere in piedi il tavolo interistituzionale in Prefettura, dove la Regione Campania ha spesso latitato» hanno aggiunto i volontari del Movimento. «Quello che succede qui e in tante spiagge della città ha ribadito Clemente -, grazie a una collaborazione tra Comune e i volontari dei disoccupati 7 Novembre, ci racconta che il lavoro può essere un tema centrale anche per un'amministrazione cittadina. Lavori utili per le città ci sono, soprattutto per quel che riguarda tematiche sentite come il decoro urbano, la manutenzione e l'ambiente. Questa esperienza deve garantire un inserimento e una continuità lavorativa ai volontari che hanno preso parte al progetto, noi come futuri amministratori dobbiamo prenderci questo impegno».



La giornata si è conclusa con l'incontro delle 19, inizialmente previsto a via Tertulliano, all'altezza del civico 75. Stesso luogo che poche ore prima è stato teatro di un litigio finito nel sangue, con un morto e due feriti per accoltellamento. L'appuntamento è stato spostato in via Romolo e Remo. Clemente ha però voluto ribadire: «A poche ore dall'ennesimo terribile episodio di sangue, sono orgogliosa di essere qui, dove esistono i problemi, perché i problemi, come politici, devono essere il nostro pane quotidiano. La soluzione però dobbiamo trovarla assieme, per questo abbiamo deciso di cercare con le realtà del territorio, con chi vive questi problemi quotidianamente, i candidati da proporre alle prossime elezioni. Potevamo portare tanti nomi importanti, ma le vere personalità importanti sono qui, nei nostri territori».
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Il Mattino