Comunali a Napoli, i ribelli M5S scrivono a Grillo: «Lasciaci il simbolo per correre da soli»

Comunali a Napoli, i ribelli M5S scrivono a Grillo: «Lasciaci il simbolo per correre da soli»
In cinque tra consiglieri comunali, municipali e regionali di Napoli e della Campania del Movimento 5 Stelle chiedono a Beppe Grillo di poter utilizzare il simbolo del Movimento...

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In cinque tra consiglieri comunali, municipali e regionali di Napoli e della Campania del Movimento 5 Stelle chiedono a Beppe Grillo di poter utilizzare il simbolo del Movimento per presentarsi alle elezioni amministrative di Napoli in solitaria con una propria lista e un proprio candidato sindaco, e non in alleanza con il Partito democratico e altri partiti di centrosinistra a sostegno di Gaetano Manfredi. A scrivere la lettera sono il consigliere comunale Matteo Brambilla, la consigliera regionale Maria Muscarà e i consiglieri municipali Tina Formisani, Stefano Capizzi e Salvatore Morra. «Ti chiediamo - scrivono i portavoce M5S - di poterci presentare ancora una volta come Movimento 5 Stelle Napoli alle prossime elezioni amministrative, senza alleanze con i partiti politici, ma con il nostro programma costruito insieme con i cittadini. Ci mancano 10 giorni di tempo per provare a salvare 15 anni di storia».

Nella lettera, i portavoce pentastellati spiegano di scrivere a Grillo «come nostro garante perché riconosciamo nel tuo ruolo ed anche nella tua persona il custode dei principi e dei valori ispiratori del nostro Movimento. Già nel 2011 e nel 2016 ci siamo candidati al Comune e alle Municipalità di Napoli, con il nostro programma condiviso con gli attivisti e con il nostro simbolo a 5 Stelle. Il percorso che abbiamo realizzato per le prossime amministrative 2021 che riguardano Napoli è iniziato, come da nostra prassi, in modo pubblico e collettivo con incontri prima dal vivo e poi è proseguito online (a causa della pandemia) con assidua frequenza, sin dagli ultimi mesi del 2019. Il percorso è stato affiancato e coadiuvato per la prima volta, risultando il primo Comune ad utilizzare la piattaforma Rousseau ed il metodo Miro, che ci ha consentito di stilare il programma dei cittadini e degli attivisti per la Napoli che vogliamo. Durante questo percorso diversi altri gruppi territoriali da tutta Italia, sono intervenuti per osservare il nostro lavoro al fine di utilizzarlo per la costruzione dal basso del programma elettorale-amministrativo nelle proprie città».

L'esperienza di portavoce all'interno delle istituzioni napoletane, proseguono i cinque portavoce M5S, «ci è servita per comprendere i meccanismi e il sistema politico locale che ha bloccato e fatto sprofondare drammaticamente Napoli, soprattutto negli ultimi 30 anni dei quali 20 a guida Partito democratico e 10 a guida de Magistris insieme a pezzi del Pd. Il M5S nasce a Napoli, prima come Gli Amici di Beppe Grillo di Napoli, e poi come Movimento 5 Stelle, e qui ha trovato le sue migliori energie e il maggior consenso nelle piazze e nelle strade raccogliendo e seminando speranza e tutto quello che è successo anche altrove è solo il frutto di questa semina; tu, avendo vissuto assieme a noi tutta l'esperienza napoletana e sapendo quanto conosci bene e ami Napoli, puoi comprendere appieno il senso profondo di questo nostro accorato appello che rivolgiamo all'amico Beppe. Sentiamo fortemente il dovere, etico, morale e civico, di non riconsegnare Napoli a chi l'ha portata agli ultimissimi posti per qualità di vita. Pensiamo invece, forti della nostra esperienza di portavoce nelle istituzioni, che ci possa ancora essere un altro modo di fare e di essere politica che non può essere altro che il solo Movimento 5 Stelle, senza apparentamenti e alleanze, che costruisce senza continuare a cedere pezzi di dignità, onestà e principi, in nome di una governabilità che ha visto troppi cedimenti importanti. Non siamo gli unici ad aver maturato queste idee».

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Il Mattino