Comunali a Napoli. Maresca fa il pieno tra gli ex di DeMa: «Più spazio con me»

Comunali a Napoli. Maresca fa il pieno tra gli ex di DeMa: «Più spazio con me»
Continua la campagna acquisti a sinistra di Catello Maresca. Il magistrato, candidato sindaco con l'appoggio dei partiti di centrodestra, nella stessa giornata mette a segno...

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Continua la campagna acquisti a sinistra di Catello Maresca. Il magistrato, candidato sindaco con l'appoggio dei partiti di centrodestra, nella stessa giornata mette a segno due colpi. Candiderà nelle fila delle sue liste civiche, l'ex assessore alla Qualità della vita e Pari opportunità di de Magistris, Daniela Villani (poi delega al Mare sempre nella giunta arancione), e l'ex consigliere comunale di demA, molto vicino ad Alessandra Clemente, Ciro Langella. Ma non finisce qui. Nelle ultime ore, anche il consigliere regionale, eletto in maggioranza con De Luca, Raffaele Maria Pisacane, ha ufficializzato attraverso i social il suo appoggio a Maresca, con la lista Cambiamo.

L'EX ASSESSORE
Il corteggiamento è cominciato mesi fa. Il Mattino anticipò lo scorso 15 giugno, prima ancora che Maresca stringesse accordi con Lega, FdI e Fi, l'interessamento dell'ex assessore arancione al progetto di Maresca. Villani all'epoca sembrava titubante, vista la possibile presenza dei salviniani in coalizione (presenza che si è poi concretizzata di lì a poco), ma alla fine ha deciso di candidarsi con la civica Maresca sindaco. «Benvenuta nella nostra squadra a Daniela Villani - ha annunciato ieri mattina il magistrato - Qui potrà proseguire la sua battaglia per la valorizzazione della risorsa mare, punto al centro del nostro progetto per Napoli. Daniela ha scelto noi perché ha vissuto sulla sua pelle la frustrazione di chi cerca di lavorare per il bene della città, ma trova la strada sbarrata dagli stessi che la amministrano. Da noi troverà spazio e opportunità. Avanti con determinazione». «Le battaglie per cui ho sempre combattuto - ha spiegato invece Villani - legalità e tutela della risorsa mare continuano il loro percorso accanto ad un uomo a cui non è mancato il coraggio di sconfiggere la più potente cupola mafiosa in Campania. Ho ufficializzato la mia candidatura al Consiglio comunale di Napoli in sostegno di Catello Maresca concordando con lui alcune linee di azione necessarie per proseguire in maniera concreta quanto non mi è stato possibile realizzare prima. Un impegno politico concreto sul mare».

IL TASSISTA
Si aprono le porte della candidatura anche per Ciro Langella, ex bassoliniano, ma eletto in Consiglio comunale nel 2016 con la lista di centrodestra Prima Napoli di Lettieri. Dopo un anno decise di cambiare casacca e passare con demA. Al leader dei tassisti napoletani il sindaco assegnò la delega ai Trasporti non di linea (taxi, ambulanze, servizio scolastico e noleggio con conducente). Ed è stato proprio l'interesse di Maresca verso il mondo dei tassisti a convincere Langella. «Quando Catello mi ha chiesto di candidarmi nella sua lista civica, mi sono sentito lusingato dal suo interesse. Mi ha illustrato il suo progetto per la città e mi ha colpito l'attenzione verso i tassisti e, più in generale, verso gli operatori del turismo, come le guide turistiche, che offrono un servizio fondamentale all'economia della nostra città».

DA DE LUCA A MARESCA


Cambiamo, in questo caso nel vero senso della parola. Si chiama così la lista a supporto di Maresca, dietro la quale c'è Raffaele Maria Pisacane, eletto con Centro democratico in Consiglio regionale in coalizione con De Luca, oggi nel gruppo misto, e vicepresidente della commissione Bilancio, che ha annunciato il suo appoggio al magistrato. «Quando mesi fa, Maresca mi ha cercato, mi è bastato poco per capire da che parte stare» ha sottolineato Pisacane. «Catello è un fiume in piena di idee, proposte, competenze ed energie. In lui ho trovato lo spirito giusto per vincere e soprattutto per governare. È stato facile per me, pur sapendo che qualcuno non sarà d'accordo e a qualcuno darà chiaramente fastidio, ma è il prezzo da pagare quando si va controcorrente».
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Il Mattino