Comunali a Napoli. Maresca, liste escluse: dal "re" dei tassisti all'ex assessore fuori i nomi eccellenti

Comunali a Napoli. Maresca, liste escluse: dal "re" dei tassisti all'ex assessore fuori i nomi eccellenti
Non solo le liste e i loro simboli, che pure contano. Il problema principale per il centrodestra e per Catello Maresca è aver perso tanti candidati al consiglio comunale,...

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Non solo le liste e i loro simboli, che pure contano. Il problema principale per il centrodestra e per Catello Maresca è aver perso tanti candidati al consiglio comunale, senza contare tutti quelli che non riusciranno a candidarsi nelle Municipalità che dovrebbero superare il migliaio, visto che sono numerose le liste del centrodestra che non riusciranno a presentarsi nei parlamentini. E se alcuni di questi nomi non sarebbero stati grandissimi portatori di voti, altri sono dei profili eccellenti in termini elettorali, o comunque nomi noti a chi segue la politica cittadina che ora si trovano senza la possibilità di essere candidati.

Uno di questi è sicuramente Pietro Diodato. Già consigliere comunale e regionale, da dieci anni fuori dalle assisi cittadine, doveva essere candidato con Fratelli d'Italia. All'alba ultimo giorno utile per la presentazione per le liste ha deciso di spostare la sua candidatura e quella di due candidati al consiglio comunale a lui legati dalle liste del partito della Meloni a quelle civiche di Maresca.

Una scelta che ha portato alla lite, finita alle mani, con Marco Nonno e probabilmente anche ad alcuni dei pasticci combinati per le presentazione delle liste. Alla fine, però, resterà fuori dalla competizione elettorale. Era stato inserito, infatti, nella lista Catello Maresca, una di quelle ricusate ieri anche dal Consiglio di Stato. Alle ultime elezioni regionali, Diodato aveva conquistato 2.259 voti soltanto a Napoli. Fuori anche Ciro Langella, uno dei due ex Dema candidati con Maresca. Il rappresentante dei tassisti, 2.566 voti alle elezioni comunali di cinque anni fa nella lista Prima Napoli del candidato sindaco Gianni Lettieri, è un consigliere comunale uscente e avrebbe potuto portare in dote un buon numero di voti. Nell'altra lista legata al pm in aspettativa, Catello Maresca sindaco, c'era invece l'ex assessore e delegata al Mare con la giunta de Magistris Daniela Villani.

Su di lei il candidato sindaco aveva puntato per il suo piano di rigenerazione del mare napoletano, uno dei punti centrali del programma, ma ora ha perso la candidata. Ma non è finita. Nella lista Catello Maresca si ritrova anche il nome di Armando Coppola, altro consigliere comunale uscente in quota Forza Italia, entrato in assise nell'ultimo anno al posto della dimissionaria Mara Carfagna. Alle elezioni di cinque anni fa aveva portato a casa la bellezza di 1.602 voti. Ma non solo perdite importanti in termini elettorali. Maresca ha perso anche alcuni candidati simbolo come Claudio Salvia, figlio di Giuseppe, ex vicedirettore del carcere di Poggioreale assassinato dalla criminalità organizzata. «Avere con noi Claudio è un segnale di forza e credibilità per la nostra missione, quella di restituire ai cittadini napoletani trasparenza amministrativa, sicurezza e legalità.

Le sue doti professionali e il suo contributo di servitore dello Stato saranno il bigliettino da visita delle nostre liste», disse Maresca nell'annunciare la candidatura. Escluso anche il presente del comitato Valori collinari e storico attivista vomerese Gennaro Capodanno, già presidente della circoscrizione. Per quanto riguarda Prima Napoli, la lista della Lega, tra gli altri esce Vincenzo Perez, ex consigliere della seconda Municipalità che alle ultime comunali aveva portato a casa 1.547 voti. Fuori pure Stefano Palomba che 5 anni fa nella lista Lettieri sindaco aveva ottenuto 1579 voti. Stessa sorte per il leader dei pensionati Fortunato Sommella, candidato con la Lega. Con l'uscita di scena del Movimento quattro zampe - partito animalista, invece, Maresca perde il contributo di Marcello Taglialatela, ispiratore della lista.


 

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Il Mattino