Comune di Napoli, rimpasto vicino spunta il superassessorato

Comune di Napoli, rimpasto vicino spunta il superassessorato
Se uno dei punti deboli dell’attività amministrativa è stata, oggettivamente, la gestione del patrimonio, allora non si può che ripartire da qui....

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Se uno dei punti deboli dell’attività amministrativa è stata, oggettivamente, la gestione del patrimonio, allora non si può che ripartire da qui. È il ragionamento che si fa in queste ore nelle stanze di Palazzo San Giacomo, dove de Magistris sta lavorando senza sosta al rimpasto di giunta che sembra ormai in dirittura d’arrivo. È questione di giorni, sussurrano i fedelissimi del sindaco, lasciando intendere che la fumata bianca potrebbe arrivare la prossima settimana, o al massimo entro fine mese, magari dopo che la maggioranza avrà affrontato e superato due sedute di Consiglio particolarmente insidiose: la prima, lunedì, sul futuro dell’Anm, la holding del trasporto pubblico cittadino vicina al collasso; la seconda, venerdì, sul rendiconto. Qualcosa, comunque, già si muove e prende forma. Come l’idea dell’ex pm di costituire una sorta di superassessorato da affidare a Ciro Borriello: quest’ultimo, esponente della Sinistra e già titolare della delega al Patrimonio, otterrebbe così anche l’Edilizia e le deleghe ad essa correlate, in particolare la spinosa questione delle migliaia di pratiche in attesa del condono. A Borriello spetterebbe quindi il compito, tra le altre cose, di rilanciare le operazioni di restyling degli edifici attraverso una sorta di progetto Sirena 2.0 che ricalcherebbe un po’ l’esperienza messa in atto negli anni scorsi per rimettere a nuovo molti fabbricati del centro storico. Questo nodo sembra ormai sciolto, mentre quello del Bilancio resta ancora in sospeso. È ormai quasi certa l’uscita di Salvatore Palma, che dovrebbe accompagnare il rendiconto fino all’approvazione e poi tornare a tempo pieno alla professione di commercialista (come ha chiesto lui stesso).


Ma a chi andrà la delega più pesante e complessa da gestire? L’ipotesi che il testimone passi nelle mani di Enrico Panini, di cui ha scritto Il Mattino già il 23 aprile, si rafforza. La Sinistra, tuttavia, frena: «Siamo molto preoccupati per il possibile cambio dell’assessore al Bilancio. Riteniamo infatti che elementi di continuità come questo vadano salvaguardati - chiarisce Sandro Fucito, esponente dell’area e presidente del Consiglio comunale - Prendiamo atto del fatto che de Magistris abbia proprie persone di fiducia, a partire dal vicesindaco, a cui rinnoviamo tutta la nostra stima. Per il resto c’è il rischio che per rispondere a un bisogno non si considerino né le priorità della città né gli architravi istituzionali dell’amministrazione. Di sicuro il sindaco farebbe bene a coinvolgere, in questo processo, l’intera maggioranza». L’altro addio dovrebbe essere quello di Daniela Villani, oggi assessore al Decoro urbano: al suo posto in pole position Maria D’Ambrosio, avvocato, ex consigliere municipale a San Giovanni ed esponente dei Verdi, che per lei hanno chiesto anche la delega al Made in Naples - oltre a Parchi, Giardini e appunto Decoro - per lanciare una grande campagna di marketing sull’immagine della città. Resterebbe a questo punto da assegnare una sola casella in giunta, contesa tra David Lebro e Gabriele Mundo: il primo ha schierato per l’occasione Roberta Giova, avvocato, e il secondo in tutta risposta si è fatto avanti pure lui con un avvocato, Cristina Sardu. In queste ore Mundo sembra favorito su Lebro, ma la partita è apertissima e tutto può ancora succedere. Una cosa è certa: anche in questo caso, come accade sempre, il rimpasto lascerà scontento qualcuno. Ecco perché de Magistris sembra deciso ad attendere fine mese: l’amministrazione, osservano i suoi collaboratori più fidati, non può permettersi scivolate - dovute a eventuali spaccature nella maggioranza - su questioni cruciali come quelle in discussione nelle prossime due sedute di Consiglio. Meglio allora attendere qualche giorno in più che correre rischi inutili.


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