Se uno dei punti deboli dell’attività amministrativa è stata, oggettivamente, la gestione del patrimonio, allora non si può che ripartire da qui....
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Ma a chi andrà la delega più pesante e complessa da gestire? L’ipotesi che il testimone passi nelle mani di Enrico Panini, di cui ha scritto Il Mattino già il 23 aprile, si rafforza. La Sinistra, tuttavia, frena: «Siamo molto preoccupati per il possibile cambio dell’assessore al Bilancio. Riteniamo infatti che elementi di continuità come questo vadano salvaguardati - chiarisce Sandro Fucito, esponente dell’area e presidente del Consiglio comunale - Prendiamo atto del fatto che de Magistris abbia proprie persone di fiducia, a partire dal vicesindaco, a cui rinnoviamo tutta la nostra stima. Per il resto c’è il rischio che per rispondere a un bisogno non si considerino né le priorità della città né gli architravi istituzionali dell’amministrazione. Di sicuro il sindaco farebbe bene a coinvolgere, in questo processo, l’intera maggioranza». L’altro addio dovrebbe essere quello di Daniela Villani, oggi assessore al Decoro urbano: al suo posto in pole position Maria D’Ambrosio, avvocato, ex consigliere municipale a San Giovanni ed esponente dei Verdi, che per lei hanno chiesto anche la delega al Made in Naples - oltre a Parchi, Giardini e appunto Decoro - per lanciare una grande campagna di marketing sull’immagine della città. Resterebbe a questo punto da assegnare una sola casella in giunta, contesa tra David Lebro e Gabriele Mundo: il primo ha schierato per l’occasione Roberta Giova, avvocato, e il secondo in tutta risposta si è fatto avanti pure lui con un avvocato, Cristina Sardu. In queste ore Mundo sembra favorito su Lebro, ma la partita è apertissima e tutto può ancora succedere. Una cosa è certa: anche in questo caso, come accade sempre, il rimpasto lascerà scontento qualcuno. Ecco perché de Magistris sembra deciso ad attendere fine mese: l’amministrazione, osservano i suoi collaboratori più fidati, non può permettersi scivolate - dovute a eventuali spaccature nella maggioranza - su questioni cruciali come quelle in discussione nelle prossime due sedute di Consiglio. Meglio allora attendere qualche giorno in più che correre rischi inutili.
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Il Mattino