Comune di Napoli, staffista di Forza Italia con Manfredi e scoppia la lite nel partito

Martusciello accusa: «Emergono particolari inquietanti tra gli staffisti nominati da Manfredi»

Il sindaco Gaetano Manfredi svela la targa dedicata a Lucio Dalla
Diventa un caso la recente nomina dei nove staffisti a Palazzo San Giacomo. Quelli che all'inizio erano solo chiacchiericci e pettegolezzi stanno procurando più di un...

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Diventa un caso la recente nomina dei nove staffisti a Palazzo San Giacomo. Quelli che all'inizio erano solo chiacchiericci e pettegolezzi stanno procurando più di un imbarazzo nell'amministrazione. Anche perché arriva, dai vertici regionali di Forza Italia, la richiesta al sindaco di «pubblicare i curricula» dei nominati. Ma non solo. Non mancano infatti le tensioni anche in Forza Italia con l'eurodeputato Fulvio Martusciello da una parte e i consiglieri comunali Salvatore Guangi e Iris Savastano dall'altra. Ma andiamo con ordine ripercorrendo le tappe della vicenda.

La scorsa settimana il sindaco Gaetano Manfredi ha nominato nove staffisti part time a supporto del suo lavoro e di quello degli assessori. Tra i nominati figurano persone dai solidi legami politici con alcuni esponenti della maggioranza. Cosa non gradita a chi, pur dentro il governo, è rimasto a mani vuote. Da qui i crescenti mal di pancia. Ma dove ha fatto danni maggiori è in Forza Italia. Tra gli staffisti scelti da Manfredi c'è infatti Ciro Cinquegrana, esponente azzurro nominato a gennaio dai coordinatori cittadini del partito Guangi e Savastano responsabile della seconda Municipalità. La pietra dello scandalo, cosi come evidenziato dallo stesso Martusciello, sta nella lettura di questa vicenda come una fase consociativa tra maggioranza e opposizione. Immediata la reazione all'indomani da parte del coordinatore regionale: «Ciro Cinquegrana non è più il commissario del nostro partito nella seconda Municipalità. Forza Italia non può essere trascinata in una storia dai contorni poco chiari in cui c'è una evidente impronta di consociativismo che non solo non ci appartiene ma che condanniamo apertamente», ha detto chiaro venerdì Martusciello. A quel punto le già sfilacciate relazioni tra Martusciello e la coppia Savastano-Guangi esplodono. «Martusciello non è a conoscenza dei fatti, ha preso una svista o forse è ancora una volta un pretesto perché non ha condiviso che la responsabilità di guidare il coordinamento cittadino sia stata affidata a noi direttamente dal presidente Berlusconi», dicono apertamente Guangi e Savastano. I due ribadiscono di essere «convintamente all'opposizione» seppur «in maniera costruttiva nell'interesse della città. Beghe e litigi non ci interessano». Quanto alla vicenda Cinquegrana, i due coordinatori cittadini spiegano: «Aveva presentato le dimissioni da coordinatore municipale per motivi personali e politici, che crediamo chiarirà personalmente, già il primo marzo. Non esiste alcun consociativismo, è pretestuoso pensare diversamente da parte di chiunque, ancor più da parte del nostro coordinatore regionale». Ed ecco un altro affondo a Martusciello: «Il gruppo consiliare azzurro resta fortemente e convintamente all'opposizione del sindaco non meno di quanto il commissario regionale di Fi sia all'opposizione del coordinamento cittadino ma con una differenza sostanziale: noi guardiamo all'interesse della città, lui invece mira solo a creare dissidi interni».

Intanto Martusciello preferisce tornare sulla questione attaccando Manfredi. «Emergono particolari inquietanti tra gli staffisti nominati da Manfredi. C'è chi ha la terza elementare e chi frequenta consiglieri comunali», denuncia. Il numero uno regionale del partito, per questo, chiede all'ex rettore «la pubblicazioni dei curricula degli staffisti così - chiude - permetterà ai napoletani di farsi un'idea su come Manfredi spende i loro soldi». 

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Il Mattino