Comune di Napoli, rimpasto in giunta: Manfredi chiama il Pd

Un politico dopo Mancuso: ipotesi Acampora e Amato

Gaetano Manfredi
Era il 17 gennaio: Paolo Mancuso rassegna le dimissioni da assessore all'Ambiente. Oltre sette mesi dopo la casella non è stata ancora coperta. Ora, però,...

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Era il 17 gennaio: Paolo Mancuso rassegna le dimissioni da assessore all'Ambiente. Oltre sette mesi dopo la casella non è stata ancora coperta. Ora, però, è arrivato il momento di accelerare. Tra Palazzo San Giacomo e il Partito democratico sono pronti a partire i colloqui formali per individuare il profilo giusto per completare la giunta Manfredi. Il toto-nomi è stato il gioco dell'estate tra chat e telefonate, ma in realtà ci sono prima altre cose da chiarire tra il Municipio e i dem, partito a cui sarà assegnata la casella da assessore. Discussioni che la settimana prossima partiranno ufficialmente affinché a settembre si possa presentare il nuovo assessore. Il sindaco Gaetano Manfredi ne parlerà con il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata e con il capogruppo in consiglio comunale Gennaro Acampora. Manfredi, però, non vuole entrare nel gioco delle correnti che sta consumando i dem: dovrà essere il partito a decidere su questo tema. Il nome, comunque, dovrebbe essere legato al gruppo dei bonacciniani visto che la mozione Schlein può contare in giunta già su Teresa Armato e Pierpaolo Baretta pur avendo un solo esponente in consiglio comunale (Pasquale Esposito) contro i quattro dell'area Bonaccini (Acampora, la presidente del consiglio comunale Enza Amato, Mariagrazia Vitelli e Salvatore Madonna). 

Oltre ai tempi e all'appartenenza politica, cioè che andrà definito riguarda le deleghe. I dem non vogliono la delega ai Rifiuti che era di Mancuso. E d'altronde Manfredi è contento del lavoro fatto da Vincenzo Santagada, già assessore al Verde, che si è preso la gatta da pelare dei rifiuti dopo l'uscita di scena dell'ex presidente metropolitano dei dem. Al nuovo assessore che toccherà al Pd, quindi, potrebbero andare alcune deleghe che in questo momento sono in capo al sindaco e altre che invece hanno appesantito l'assessore a Infrastrutture e Trasporti Edoardo Cosenza. A partire dal Mare, delega inizialmente in capo a Mancuso e tema sul quale l'amministrazione vuole puntare in maniera strategica. Per quanto riguarda le deleghe del sindaco, invece, sono intoccabili la Cultura, il Pnrr e lo stadio Maradona. Restano la delega al Porto, legata a quella sul Mare, ma anche al Personale, alla Digitalizzazione e alla Tutela degli animali che potrebbero andare al nuovo assessore. 

Dei nomi, come detto, non si è davvero iniziato a parlare. A Palazzo San Giacomo non vogliono scontenti e chiedono al Pd di trovare compattezza interna. In casa dem, come chiarito da Annunziata a Il Mattino, vorrebbero un profilo politico anziché un tecnico. In questo senso tra i nomi che circolano c'è quello dello stesso capogruppo Acampora. Pescare il nuovo assessore tra i consiglieri comunali, però, potrebbe accentuare alcuni malumori nell'assise. È da tempo, ad esempio, che il gruppo della sinistra (rinforzato dagli ingressi delle due ex M5S Flavia Sorrentino e Fiorella Saggese) scalcia per avere una rappresentanza in giunta facendo notare di essere il gruppo più numeroso dopo Pd e Manfredi sindaco all'interno dell'aula. Ma al momento il sindaco non ha alcuna intenzione di procedere a un rimpasto di giunta: vuole solo completare la sua squadra riempiendo il vuoto lasciato da Mancuso. Per questo c'è chi avanza una strada, a dire il vero un po' tortuosa, per mantenere tutti gli equilibri: la presidente del Consiglio Enza Amato come assessore (con l'ingresso in aula del primo non eletto del Pd Tommaso Nugnes) e un accordo in maggioranza per portare il leader della sinistra Sergio D'Angelo alla presidenza dell'assise. Solo un'idea, per alcuni improbabile e difficile da realizzare, ma di cui si parla nei ragionamenti ad alta voce di queste ore. Per sciogliere davvero il nodo, però, bisognerà entrare nel vivo delle discussioni tra Manfredi e il Pd. Non c'è da attendere troppo: da lunedì la discussione entrerà nel vivo.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino