Comune di Napoli, sbloccate altre 181 assunzioni: dipendenti part time per gestire il reddito d'inclusione

Comune di Napoli, sbloccate altre 181 assunzioni: dipendenti part time per gestire il reddito d'inclusione
Era stato un concorso poco partecipato, nonostante la fame di lavoro e la qualità media alta dei laureati campani. Ora i 181 assunti di cui aveva bisogno il Comune di...

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Era stato un concorso poco partecipato, nonostante la fame di lavoro e la qualità media alta dei laureati campani. Ora i 181 assunti di cui aveva bisogno il Comune di Napoli per gestire le migliaia di pratiche del Rei (reddito di inclusione voluto dal Governo Gentiloni) hanno preso servizio.


Il sindaco Luigi de Magistris insieme agli assessori al Welfare ed al Lavoro Roberta Gaeta e Monica Buonanno ha voluto incontrarli per cominciare l'anno nuovo proprio all'insegna della svolta nel senso dell'occupazione. De Magistris ha augurato loro «buon anno ma principalmente buon lavoro dando il benvenuto nella grande squadra del Comune di Napoli», ha spiegato una nota dell'Amministrazione.
 
Una storia travagliata, come detto, con un seguito di polemiche sui social da parte di tanti che avevano partecipato al primo concorso ma avevano trovato test troppo difficili rispetto alle competenze richieste.

«Domande contorte, clima da esame universitario», lo sfogo sui forum dei candidati bocciati dopo l'estate. Eppure a sedere dietro i banchi c'erano già i migliori. Palazzo San Giacomo, infatti, data l'enorme mole delle domande pervenute, in estate aveva proceduto a una prima scrematura sulla base dei titoli, escludendo oltre 11mila aspiranti al posto, fino ad arrivare a 1.700 candidati ammessi alla selezione. A pesare sul risultato deludente anche le defezioni dell'ultim'ora. Il giorno dell'esame, infatti, se ne erano presentati solo 607: quasi uno su tre diede forfait al punto da a rendersi necessario un nuovo concorso indetto lo scorso 21 novembre.

«Un caso davvero anomalo, dev'esserci stato un errore nell'impostazione del concorso: durante la mia esperienza non è mai accaduto», aveva spiegato al Mattino Secondo Amalfitano, ex presidente del Formez attualmente direttore di Villa Rufolo. Risolto il problema, i 181 lavoratori neoassunti dal Comune di Napoli per lo svolgimento delle attività di supporto all'attuazione del REI (Reddito di Inclusione Sociale) finanziato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione possono andare ad aggiungersi alle maestre, alle educatrici e ai Vigili Urbani i cui contratti sono stati stipulati tra sabato scorso ed ieri portando a circa trecento le assunzioni.

Ma chi sono e cosa dovranno fare questi nuovi dipendenti a tempo? Si tratta di 54 assistenti sociali, 50 educatori professionali, 21 psicologi, 7 informatici, 12 istruttori economico finanziari e 37 istruttori amministrativi attiveranno, presso i Centri di Servizio Sociale territoriali della città, le equipe professionali multidisciplinari necessarie alla presa in carico delle famiglie che hanno richiesto l'accesso alla misura di sostegno al reddito


Gli assessori Gaeta e Buonanno hanno così commentato lo sblocco delle assunzioni: «Un momento importante della vita cittadina che arriva al termine di un percorso complesso che ha visto un faticoso ma proficuo lavoro di squadra dei Servizi Comunali: Welfare, Personale, Sistemi Informativi. Un ringraziamento alle decine di assistenti sociali che in questi mesi con spirito di abnegazione e professionalità hanno seguito le migliaia di famiglie che hanno presentato istanza e che adesso avranno un supporto ulteriore per rispondere alle esigenze dei nostri concittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino