Renzo Arbore è tra i primi ad arrivare quando il San Carlo è ancora semivuoto. Cappello d’ordinanza e cravatta fantasia, “quello della notte”...
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Una serata attesissima, quella di ieri, che non ha deluso i melomani più esigenti e raffinati e gli instancabili presenzialisti. Abiti scuri e signore in lungo, sofisticate acconciature e tacchi a spillo. Tutte in nero (o quasi) tranne una: la diva della danza. Carla Fracci, come sempre vestita di bianco, entrando al San Carlo si commuove addirittura e raccoglie l’applauso del pubblico che ha già preso posto in platea: «Sono innamorata di Napoli e di questo teatro pieno di ricordi ed emozioni. Lo sento un po’ come casa mia e ogni volta che ci vengo è una gioia immensa». Dalla danza alla musica il passo è breve. Ed ecco che al San Carlo, mentre i fumogeni dei manifestanti colorano di rosso la Galleria Umberto I, arrivano i fratelli Bennato, Eugenio e Edoardo, Peppe Barra, Peppino di Capri e Sal Da Vinci, con la moglie Paola, che parla di «occasione straordinaria». «Mi piace la musica lirica - aggiunge il cantante - soprattutto perché ha portato la canzone napoletana in giro per il mondo. Grazie a Jonas Kaufmann, dunque, e grazie al Mattino».
Ringrazia il giornale anche lo scrittore Maurizio de Giovanni. Perché? «Ha avuto la forza e il coraggio di organizzare una grande serata come questa - spiega - che ha un significato molto importante per la nostra città. Complimenti! E avanti così». Qualche fila più dietro siede Mirella Barracco, storica animatrice di Napoli 99, la fondazione creata ad hoc per valorizzare le risorse culturali e ambientali di Napoli e del Mezzogiorno: «Il Mattino ha invitato mezzo governo, una operazione straordinaria che ha acceso i riflettori sulla storia del giornale ma anche sulla città e sul suo futuro». Con lei il fotografo Mimmo Jodice, il pittore Armando De Stefano, che, lirica a parte, non nasconde una grande passione per il jazz, l’artista Marisa Albanese, il direttore di Casa Madre Eduardo Cicelyn, il regista Luca De Fusco, direttore del teatro stabile di Napoli, l’industriale e collezionista d’arte bolognese Marino Golinelli con la moglie Paola, Gabriella Cerato sexy in nero corto e scollato, la giornalista Franca Leosini che da «grande appassionata di musica lirica» dichiara che «per nulla al mondo» avrebbe rinunciato a partecipare a questo evento. «Quando mi ricapita? - sorride la conduttrice di Storie maledette - Kaufmann che canta nella mia città, nel “mio” teatro».
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Il Mattino