Concorso, 80mila idonei: è sfida tra gli aspiranti solo uno su 60 ce la farà

Concorso, 80mila idonei: è sfida tra gli aspiranti solo uno su 60 ce la farà
L'esercito degli aspiranti dipendenti pubblici si dà appuntamento il 24 ottobre alla Mostra d'Oltremare. Numeri monstre quelli che restituisce il concorsone del...

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L'esercito degli aspiranti dipendenti pubblici si dà appuntamento il 24 ottobre alla Mostra d'Oltremare. Numeri monstre quelli che restituisce il concorsone del Comune di Napoli: 119.658 le domande totali presentate, 2.451 gli ammessi per il comparto dirigenza e 79.278 quelli che correranno nella categoria C, aperta a tutti i diplomati e laureati. Ad oggi, in attesa che si completi l'elenco con gli ammessi alla categoria D, un solo concorrente su 60 riuscirà a strappare il sogno del posto fisso. Quelli a bando sono 1.394, divisi in personale di categoria C (762 posti), D (577 posti) e personale dirigenziale (55 posti). Dai dati emersi dalle domande di partecipazione, si può notare che il 76% di chi ha presentato domanda è residente nel Comune di Napoli, il 16% in altra provincia della Campania e l'8% per cento in altra regione italiana o all'estero.



Il maggior numero di domande è stato presentato per il concorso per la categoria C, e sempre analizzando i dati si evince che il profilo più gettonato è quello per istruttore amministrativo con 39.674 domande (esclusi in 412), pari al 49,4% del totale. Come mai? La risposta è banale: perché è il profilo con più posti disponibili. Il 13% ha fatto richiesta come vigile urbano, mentre appena il 2% dei partecipanti aspira ad essere assunto come maestra. Anche fra i profili di categoria D il più richiesto risulta essere quello di istruttore direttivo amministrativo con 16.236 domande, pari al 44%. Per la categoria C è già stato pubblicato il calendario delle prove. Si parte il 24 ottobre, si chiude il 28: due le sessioni, una alle 9,30, l'altra alle 14,30 tutti i giorni. Poi sempre alla Mostra d'Oltremare ci sarà spazio per le prove dei 2451 aspiranti dirigenti di Palazzo San Giacomo e per i candidati alla categoria D. Per la platea dei quasi 80mila candidati ad indossare i panni di istruttori, maestre e vigili urbani, la maggior parte rientra tra i pretendenti del settore amministrativo: 176 posti, 39.262 ammessi; comunicazione e informazione, 5 posti, 7.334 ammessi; istruttore cultura e promozione del territorio, 10 posti, 8.806 ammessi; informatico, 36 posti, 1.752 ammessi; istruttore tecnico, 140 posti, 5.025 ammessi; contabile, 130 posti, 4.920 ammessi; maestre, 50 posti, 1.807 ammessi; agenti polizia locale, 215 posti 10.372 ammessi. Nella giornata di ieri la direzione generale del Municipio ha pubblicato anche i nomi dei primi commissari scelti per seguire le diverse prove del concorsone. Tantissimi i giovani che tenteranno di cambiare la propria vita assicurandosi un posto da comunale. A poche ore dalla pubblicazione del bando - online dal 9 agosto - l'età media risultava essere 33 anni tra i diplomati e 35 per i laureati.



La graduatoria che si andrà a formare resterà aperta per tre anni, secondo stime fatte dai tecnici del Comune le assunzioni potrebbero diventare 7mila nei prossimi 36 mesi. L'assessore al Lavoro del Comune, Chiara Marciani, in un'intervista a Il Mattino rilasciata qualche settimana, fa ha spiegato: «A parte questo primo contributo con i primi assunti già a dicembre, siamo una amministrazione con dipendenti anziani e prossimi alla pensione. Avere le graduatorie aperte per tre anni ci consentirà di sostituire chi va in pensione pescando da questi elenchi. Gli aspetti positivi sono due: c'è un risparmio di soldi perché organizzare un concorso costa e in secondo luogo una semplificazione amministrativa che ci consente di integrare subito il fabbisogno di personale».

Un Comune da ringiovanire considerata l'età media dei dipendenti che è di 59 anni. L'auspicio è che siano soprattutto giovani a partecipare al concorso. Da Palazzo San Giacomo hanno più volte specificato che «non ci sono limiti di età che reggano, ma contano le professionalità». Chiaro che l'augurio è che i neoassunti possano aiutare gli uffici a rendere il Comune della terza città d'Italia tecnologicamente più all'avanguardia. Servono procedure più snelle e agili per rendere un servizio migliore innanzitutto ai cittadini. È necessario che il Comune diventi più smart. Un concorsone che però ha fatto discutere nelle scorse settimane, quando Il Mattino ha sollevato il caso delle telefonate spot arrivate ad alcuni candidati e il rischio di privacy violata. Quando ci sono concorsi del genere si mette in moto tutta una economia parallela che va dalla caccia ai libri per le simulazioni dei test, fino alle associazioni autorizzate e trasparenti che garantiscono la preparazione. In questo contesto si creano sempre delle zone grigie: c'è un'economia che gira intorno ai concorsi, quella trasparente e un'altra opaca.

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Il Mattino