«Massimo Vernetti si è dimesso da presidente di Confcommercio Napoli a causa di importanti e sopraggiunti impegni professionali. Lo ringraziamo molto per il notevole...
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Vernetti, contattato telefonicamente, pare addirittura sorpreso della tempestività relativa alla diffusione della notizia: «Errico ha già mandato il comunicato? È stato velocissimo» dice l'ormai ex presidente di Confcommercio. «Il rapporto della quantità rispetto all'attività resa e all'impegno profuso non rispecchia quello che in realtà si riesce a portare a termine - spiega Vernetti - Io sono un imprenditore (è presidente di Quickpark e Aipark, associazione italiana operatori della sosta parcheggi e mobilità) e ho al momento progetti importanti in tutta Italia sui quali lavorare. Se le cose non si riescono a fare preferisco lasciare a chi ha più tempo di me da dedicare all'associazione. Spazio ha chi ha volontà, io sono troppo impegnato». Se gli si prova a chiedere del rapporto con Russo ed Errico, Vernetti evidenzia: «Se resteranno nella storia dei tempi a occuparsi di Confcommercio ben venga. Io viaggio su una velocità tipica di noi imprenditori. Se diciamo una cosa la facciamo dopo un minuto, dunque se qualcuno avrà tempo da dedicare a Confcommercio è giusto fare spazio». Fino alla definizione della prossima presidenza, Confcommercio Napoli sarà gestita dall'avvocato Luigi Muto, vicepresidente vicario.
Quelle di Vernetti non sono le uniche dimissioni che sono arrivate sul tavolo del commissario Errico. Difatti il 17 febbraio, appena dieci giorni fa, si era dimesso dal direttivo anche un altro industriale, del settore turismo, Angioletto De Negri, amministratore unico di Progecta e presidente della Bmt (Borsa Mediterranea del Turismo). «La figura del commissario - ha sottolineato De Negri - non dava libertà di movimento. Un imprenditore come Vernetti avrebbe dovuto avere maggior possibilità di fare e invece se non si ha la libertà di esprimersi, cosa che ho potuto constatare in quanto consigliere seppur per poco tempo, risultano completamente inutili questo tipo di associazioni». «Sono ignorante in materia di associazionismo - conclude De Negri - però credo che sia un sistema sbagliato, superato e vecchio. Queste sono cose che fanno male alla nostra città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino