Sportelli di prossimità, insorgono gli avvocati contro la mozione dei consiglieri regionali

Sportelli di prossimità, insorgono gli avvocati contro la mozione dei consiglieri regionali
A firma dei consiglieri Ciaramella, Daniele, Graziano e Casillo, è al vaglio del Consiglio regionale una mozione avente ad oggetto la creazione di Sportelli di...

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A firma dei consiglieri Ciaramella, Daniele, Graziano e Casillo, è al vaglio del Consiglio regionale una mozione avente ad oggetto la creazione di Sportelli di prossimità. In pratica viene chiesto alla Regione, nell’ottica della semplificazione e della sburocratizzazione e riduzione dell’impatto generato dalla soppressione di numerosi uffici del Giudice di Pace e Tribunali nei diversi circondari di Corti di Appello, di non disperdere l’investimento effettuato in formazione di capitale umano e che si arrivi a un confronto con il Ministero della Giustizia per creare Sportelli di prossimità, valutando l’ipotesi del coinvolgimento e l’utilizzo dei centri per l’impiego, quali sedi già infrastrutturale e attualmente nella disponibilità diretta della Regione.


Contro tale iniziativa, si registra la forte presa di posizione da parte dell’Ordine degli avvocati di Napoli. Ha spiegato il presidente Maurizio Bianco: «La sensibilità ai valori della giustizia e della tutela dei più deboli dimostrata dal Governatore non può non far notare che la presenza di un ufficio giudiziario sul territorio non deve essere equiparato allo “Sportello di prossimità” presso un ente locale. Dove non è prevista la necessaria assistenza dell’avvocato, si espongono i cittadini a una inammissibile vulnerabilità dei propri diritti e un intollerabile affidamento delle proprie domande a soggetti, quali gli impiegati comunali, totalmente impreparati a dare risposte qualificate. Siamo disponibili da subito a incontrare il governatore De Luca per discutere su un tema di rilevante importante per la Giustizia, che prescinda dall’indefettibile presenza dell’Avvocatura, che altrimenti apparirebbe come un intollerabile tentativo di sacrificare i diritti dei cittadini, in nome di una semplificazione che equivarrebbe a frustrazione dei valori costituzionali e delegittimante la funzione dell’Avvocatura e della magistratura». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino