Caso Consip, riunione fiume a Napoli. La Procura fa quadrato: unità

Caso Consip, riunione fiume a Napoli. La Procura fa quadrato: unità
Poco più di tre ore per guardarsi negli occhi e dirsi tutto. O quasi. Nelle segrete stanze della Procura - in quell'ufficio del capo che attende ancora di trovare un...

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Poco più di tre ore per guardarsi negli occhi e dirsi tutto. O quasi. Nelle segrete stanze della Procura - in quell'ufficio del capo che attende ancora di trovare un inquilino, mentre si aspettano ancora le decisioni del Consiglio superiore della magistratura chiamato a nominare il nuovo numero uno dell'ufficio inquirente più importante d'Italia per numero di magistrati e di fascicoli trattati - va in scena il vertice tra gli otto «aggiunti» e il procuratore facente funzioni, Nunzio Fragliasso.


Nessuno strappo sulla vicenda Consip. Anche se il dibattito non è certo mancato. Ciascuno dei coordinatori delle sezioni ha detto la sua: ma - alla fine - la Procura partenopea ha deciso di fare quadrato, affidando a un laconico comunicato firmato dallo stesso Fragliasso la sintesi del vertice. «All'esito della riunione di oggi - si legge - il procuratore facente funzioni e i procuratori aggiunti condividono le attuali linee di gestione e la responsabilità dell'azione giudiziaria della Procura di Napoli; manifestano apprezzamento per il costante impegno di tutti i magistrati dell'Ufficio nello svolgimento del proprio lavoro e per i proficui risultati conseguiti; assicurano che l'attività della Procura di Napoli proseguirà, con assoluta unità e in piena autonomia, per contrastare ogni forma di illegalità a tutela delle vittime dei reati, nel rispetto delle regole processuali e dei diritti degli indagati». Mai formula migliore sarebbe riuscita a scrivere una sorta di «manifesto» dell'unità in nome della legge.

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Il Mattino