Casapound scende in piazza Trieste e Trento per contestare la manifestazione contro il debito ingiusto del sindaco Luigi de Magistris, e il Pd abbandona il campo. Insieme ai...
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“Per noi la manifestazione è andata bene fino a un certo punto, nel momento in cui però si presentano, seppure senza vessilli, forze dichiaratamente violente e che non ripudiano il fascismo non potevamo fare altro che lasciare la piazza onde evitare tensioni e scontri che sicuramente non avrebbero fatto bene alla presidio – ha spiegato la senatrice del Pd e consigliera d’opposizione Valeria Valente - avevamo detto già alle associazioni che questo era l’unico limite da non oltrepassare mai. Continueremo la nostra battaglia sul terreno dell’opposizione a questa amministrazione, lo faremo in altre sedi, in altre forme, provando ad essere più espliciti e tentando di non cadere in questi tranelli, che non so da chi siano stati costruiti ma che noi rimandiamo al mittenti”
E dalla piazza è arrivata anche la replica di Casapound, tramite la voce dellla militante Emmanuela Florino: “una polemica sterile e fine a se stessa – ha affermato - penso che sia fondamentale invece unire le varie opposizioni, visto che questa è una piazza voluta dalle associazioni. Noi partiti siamo solo un supporto alle associazioni. Se loro sono intolleranti non è un nostro problema, noi rispettiamo l’ordine democratico”
“Siamo stati invitati dall'organizzatore Gaetano Brancaccio – hanno chiarito i rappresentanti del movimento- siamo qui senza simboli, come cittadini. Dovremmo provare a evitare le polemiche sterili e le divisioni se vogliamo proporre un'alternativa a de Magistris”.
Sul tema dell’unità Casapound trova una alleato in Gianluca Cantalamessa, deputato della Lega e referente regionale: "Dobbiamo vedere quello che ci unisce, che è il bene di Napoli, e non quello che divide facendo il gioco di altri". "Quando la società civile chiama la politica deve avere il coraggio di rispondere a prescindere dalle idee-. Siamo qui - ha aggiunto - per sostenere le persone perbene di questa città che hanno scoperto il bluff e la truffa del sindaco che sposta l'attenzione su motivi ideologici per nascondere i fallimenti della sua amministrazione che è la peggiore che la città abbia mai avuto".
Si è fatto vedere in piazza anche Antonio Borriello, coinvolto nel caso della presunta distribuzione di monetine distribuite davanti a un seggio delle primarie Pd nel 2016. A Trieste e Trento anche il presidente di Eav Umberto De Gregorio.
Il Mattino