Convento commissariato nel Napoletano, la protesta dei fedeli contro il trasferimento della suora

Convento commissariato nel Napoletano, la protesta dei fedeli contro il trasferimento della suora
«I fedeli vogliono che suor Maria Santa Sparaco non venga trasferita e continui nella sua attività di assistenza morale, spirituale, religiosa a Sant'Antonio...

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«I fedeli vogliono che suor Maria Santa Sparaco non venga trasferita e continui nella sua attività di assistenza morale, spirituale, religiosa a Sant'Antonio Abate". Con questa motivazione questa mattina un gruppo di fedeli ha inscenato una protesta in via Casa D’Auria, dove ha sede l'Istituto delle Suore Gerardine.

Da oltre sei anni la direttrice del Santuario ha creato un legame forte con la comunità abatese,  aiutando le famiglie in difficoltà durante la pandemia ma anche nel quotidiano. Tanto che, quando nel 2019 Suor Maria ricevette la proroga per la sua permanenza a Sant'Antonio Abate, in molti avevano sperato che il suo mandato potesse proseguire. Invece già da due mesi circa è presente all'interno del Santuario una commissaria apostolica inviata nella Congregazione delle Suore Gerardine di Sant’Antionio Abate, dalla Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita Apostolica.

Una presenza che in molti non hanno accettato nonostante nella lettere che annunciava l'affiancamento si spiegavano le motivazioni di quello che agli occhi dei fedeli è apparso come un commissariamento : “nel cercare le condizioni per un sereno futuro della comunità religiosa”.  Dal 24 maggio è passato già un mese e mezzo e per la fine dell'estate l'ex direttrice del Santuario dovrà lasciare definitivamente la cittadina del Monti Lattari. Per evitare che ciò accada è stata aperta anche una petizione on line che ha già raccolto circa mille firme. "Negli anni ha assistito gli ultimi, i poveri, i diseredati, è stata vicino alle coppie e alle famiglie, ha guidato i bambini nei loro primi passi scolastici, ha dimostrato di essere Chiesa in uscita di cui parla Papa Francesco. Ha usato i social per raggiungere i laici, - si legge nella petizione -  ha creato e curato un gruppo di preghiera, ha curato i rapporti con le Gerardine sparse nel mondo facendo lievitare vocazioni e adesioni e per questi motivi e tanti altri, la comunità non vuole privarsi della sua presenza”.

Oltre all’attività sociale le Suore Gerardine ospitano anche una casa di riposo ed una scuola con oltre cento iscritti, tra classe dell’infanzia e primaria.

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Il Mattino