Coppa di Nestore esposta a Ischia, 12 progetti per valorizzarla

Coppa di Nestore esposta a Ischia, 12 progetti per valorizzarla
Rappresenta uno degli esempi più antichi di scrittura greca. La Coppa di Nestore, esposta a Villa Arbusto, assieme a oltre mille reperti che raccontano...

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Rappresenta uno degli esempi più antichi di scrittura greca. La Coppa di Nestore, esposta a Villa Arbusto, assieme a oltre mille reperti che raccontano la storia di Ischia, soprattutto materiali in ceramica, anfore, sigilli, scarabei, testimonianze che risalgono all’VIII secolo avanti Cristo. 

Sottratta al Louvre dopo anni e, nel 2019, star al British museum, l'opera speciale come il resto del museo archeologico di Pithecusae va valorizzata in loco. E, per farlo, sono stati appena presentati dodici progetti in occasione della settima edizione di "Convivialità urbana”, il concorso di architettura partecipata ideato da Grazia Torre, presidente dell'associazione Napoli Creativa.

Una proposta per il restyling è arrivata direttamente dal Guatemala, altre da Roma, Milano, Napoli e anche dalla stessa isola. Da domani è prevista la pubblicazione di tutti i lavori sulla pagina Facebook della onlus per procedere alla votazione, aperta a tutti, fino al 22 settembre. Poi la valutazione è affidata a una giuria tecnica, giudizio da sommare a quello dei visitatori della mostra che verrà organizzata a Villa Arbusto, in occasione del Festival della convivialità urbana, programmato dal 1° al 3 ottobre. «È un’occasione importantissima per il Comune di Lacco Ameno», dice il sindaco Giacomo Pascale.  E la sua vice, Carla Tufano, assessore alla Cultura, aggiunge: «La nostra amministrazione sta puntando molto sulla valorizzazione di Villa Arbusto. Il concorso è per noi un punto di partenza importante che ci permetterà di raccogliere idee e progetti garantendo che le proposte che ne verranno non restino chiuse in un cassetto o in un file, ma siano successivamente prese in considerazione per il nostro territorio».

In palio oltre 10mila euro, di cui seimila riservati al primo classificato e gli altri sudivisi tra il secondo e terzo. Più un "premio web" e diverse menzioni, che coinvolgono designer e sociologi, architetti e urbanisti, ma anche semplici cittadini. E, nell'attesa di svelare i contenuti, ecco i titoli in concorso e i nomi dei progettisti: Chronologie - Forme nel tempo_ Alessia Iodice, Giovanni di Costanzo, Luigi Liccardi, Luigi Trofa; Controvento - Massimiliano Rendina, Mario Meola, Gianluca Colombo, Francesco Monti, Cinzia Rosa, Antonio Salerno; Locus amoenus - Francesco Epifano; Map - Sveva Ventre e Patrizia Boldoni; Museoscenico - Tommaso Marenaci, Elena Paparusso, Roberto Fioretti, Mariagiovanna Esposito; Quel filo sottile... - Marzia Fiume Garelli e Carmela Iannibelli; Red Adaption - Luigi Pezzella e Gennaro Passaro; Renascor - Il futuro del passato - Andrea Apetino, Francesco Matteo Martino, Amedeo Zeni; Riscoprire Pitecusae - Nicola Vitale e Francesco Vitale; Trame d'Arbusto - Alessia Di Meglio e Gabriella Averno; Villa Arbusto tra tradizione e futuro - Danilo Callen, Pablo Marroquin, Juan Manuel Jurado, Gabriel Espina; Villa Arbusto3.0 - Sergio Cristoforo e Francesca Arnone.

La giuria tecnica è invece composta da Michelangelo Russo, direttore Diarch Federico II, Aldo Aveta, presidente Rotary Club Napoli a.R. 2021/2022, Francesca Brancaccio specialista in restauro di siti archeologici, Alessandro Castagnaro, presidente Aniai Campania Diarch Federico II, Silvano Arcamone, responsabile Interventi edilizi Demanio, Lucrezia Galano, responsabile Cultura del complesso museale Villa Arbusto, Maria Claudia Clemente  e Francesco Isidori (Labics), Maura Caturano, architetto e paesaggista, Federico Florena, Tiar Studio. Più i vincitori delle edizioni precedenti: Gianluca Vosa, Raffaella Napolano (Vosa Napolano Architetti) e Claudio Correale (Studio Correale).

 

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Il Mattino