Rione Berlingieri. I funerali di Luigi Simeone e Immacolata Assisi. Quando le salme arrivano nella chiesa del Cristo Re, centinaia di persone sono ad ...
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attenderle. La sala è quasi piena, molti si sono fermati all'esterno. Quando il carro si ferma cala il silenzio.
Chi prima parlottava ora guarda attonito il portellone che si apre. Le due salme vengono trasportate in chiesa, scortate dall'applauso e dai pianti disperati di chi è venuto a porgere l'ultimo saluto ai due familiari, amici, conoscenti scomparsi in circostanze così tragiche.
I due feretri vengono adagiati davanti all'altare, su ognuno una ghirlanda. In molti sentono il bisogno di avvicinarsi un'ultima volta, per sfiorare il legno con la punta delle dita o per mandare un bacio ai coniugi. Poi il sacerdote comincia: "Siamo qui per ricordare con la preghiera Titti e Gino...".
Ad ascoltare l’omelia, i parenti e gli amici di quella coppia che tutti avevano imparato a conoscere e ad amare nel corso degli anni. Chi con loro era cresciuto, chi li aveva conosciuti dopo che si erano trasferiti a Melito. La disperazione è palpabile, quello che è successo appare troppo assurdo per essere vero. Lui viene descritto come socievole, sempre alla larga da problemi e discussioni, accomodante. Lei, con la sua generosità e simpatia aveva ben presto conquistato il vicinato.
Una coppia affiatata, “due ragazzini”.
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Il Mattino