Coronavirus, ordinanza di de Magistris: 10 giorni per bonificare uffici, negozi, bar e mezzi pubblici

Coronavirus, ordinanza di de Magistris: 10 giorni per bonificare uffici, negozi, bar e mezzi pubblici
Il Sindaco Luigi de Magistris ha firmato l'ordinanza relativa alle 'Misure cautelari e preventive volte al contenimento del rischio contagio da Covid-19 nella città...

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Il Sindaco Luigi de Magistris ha firmato l'ordinanza relativa alle 'Misure cautelari e preventive volte al contenimento del rischio contagio da Covid-19 nella città di Napolì. Per tutti i luoghi aperti al pubblico, compresi uffici pubblici o privati, dai bar a negozi e supermercati, dalle palestre ai cinema, dai musei alle stazioni, elementi fondamentali dell'ordinanza sono l'obbligo di «effettuare, entro 10 giorni dalla presente ordinanza, interventi di pulizia straordinaria e disinfezione delle superfici e degli ambienti», e «all'esito dell'avvenuta attività straordinaria di disinfezione» assicurare «un'attività di pulizia ordinaria» e, ancora, «posizionare appositi dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani». Per chi trasgredisce sanzioni da 25 a 500 euro.


Non sfuggono all'ordinanza, e rischiano le stesse sanzioni, «le società di trasporto pubblico locale e di trasporto pubblico non di linea i cui automezzi transitano sul territorio cittadino» che devono «assicurare idonee misure di prevenzione a tutela dei dipendenti e dell'utenza, effettuando la pulizia e la disinfezione dei vagoni e degli abitacoli dei treni e degli autobus». Sui mezzi, come anche nei locali, si deve inoltre «esporre in modo visibile all'utenza idonea certificazione dell'avvenuto intervento di disinfezione» ed esporre anche il decalogo dell'Istituto Superiore della Sanità in materia di Coronavirus.


A tutti gli abitanti l'ordinanza raccomanda poi «il rispetto delle buone prassi declinate dal Ministero della Salute nel citato decalogo», «a tutti coloro che negli ultimi 14 giorni abbiano transitato nelle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie di comunicare tale circostanza agli organi competenti», «ai datori di lavoro di favorire, ove necessario, modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa (cd. lavoro agile), nonché di evitare il sovraffollamento degli uffici aperti al pubblico dei locali frequentati da personale esterno anche attraverso lo scaglionamento degli accessi e di assicurare la frequente aerazione degli stessi».

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Il Mattino