Coronavirus a Napoli e buono spesa del Comune: manca ancora il modulo

Coronavirus a Napoli e buono spesa del Comune: manca ancora il modulo
Tarda ad arrivare il modulo per poter accedere ai buoni spesa: sul sito del Comune di Napoli non è stato ancora pubblicato. Per evitare il crash del sistema informatico...

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Tarda ad arrivare il modulo per poter accedere ai buoni spesa: sul sito del Comune di Napoli non è stato ancora pubblicato. Per evitare il crash del sistema informatico come accaduto il 1 aprile al portale dell'Inps, Palazzo San Giacomo ha rinforzato i server e poi effettuato ieri uno stress-test per verificarne la tenuta. Non tutto sembra funzionare alla perfezione: si deve attendere oggi. In ogni caso la prova del nove sarà quando in queste ore i napoletani cominceranno a scaricare il modulo. «Ma sia chiaro che chi farà la domanda l'ultimo giorno avrà analoghi diritti di chi la farà il primo giorno», chiarisce subito il vicesindaco Enrico Panini per evitare resse e polemiche. Saranno in migliaia, forse 30mila i beneficiari. Le richieste potranno essere inviate fino a venerdì 10 aprile. Non vi è ancora certezza sul giorno in cui sarà effettivamente possibile spendere i 300 euro messi a disposizione dal Comune: sicuramente non prima di lunedì prossimo. Il fondo a disposizione supera gli 8 milioni: ai 7,3 stanziati dal Governo nazionale la giunta de Magistris ne ha aggiunto un altro, rimpinguabile con le donazioni dei privati sul conto corrente aperto nei giorni scorsi.

 

Va chiarito che la procedura sarà tutta informatizzata, tra mail e sms, nulla di cartaceo insomma: nessun passaggio fisico tra persone, ma diretto tra il cittadino e il cassiere del supermercato che ha aderito al progetto. Grazie all'informatizzazione del sistema, che ricalca quello già utilizzato per le cedole libraie, i dati inseriti sono immediatamente confrontabili con quelli in possesso dell'Ufficio anagrafe comunale. Pertanto, l'Amministrazione potrà immediatamente verificare il possesso del requisito di residenza nel Comune di Napoli, o residenza di prossimità, e che a richiedere il buono sia uno solo dei componenti del nucleo familiare. Attraverso il Codice fiscale ci si si accerterà che il richiedente non goda di sussidi pubblici tra cui il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione e trattamenti pensionistici. La misura è rivolta esclusivamente a chi ha reddito zero o lo ha perso a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria. Una volta incrociati i dati per via telematica, il sistema genererà un Pin associato ad ogni richiedente che sarà inoltrato via e-mail o via sms con l'indicazione del supermercato convenzionato, i giorni e la fascia oraria in cui potrà andare a fare la spesa. Il titolare del buono arrivato alla cassa dovrà esibire il documento d'identità e il Pin. Il cassiere verificherà la correttezza dei dati e a quel punto accetterà il pagamento con il buono. Ogni beneficiario ha un buono complessivo di 300 euro per una spesa massima settimanale di 100 euro. Ogni buono da 100 euro va speso in un'unica volta per evitare che ci si rechi più a volte a settimana ai supermercati alimentando file. Il Pin usato sarà azzerato e il nuovo si sbloccherà solo dopo 7 giorni. Questa procedura consente all'amministrazione da una parte di dare subito i buoni e dall'altra di poter ulteriormente verificare la veridicità dell'autodichiarazione con controlli più approfonditi. Qualora infatti risultassero dati falsi, il nuovo Pin non sarà generato dal sistema. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino