Coronavirus in Campania: dai carciofi arrostiti alle mascherine fuorilegge, scattano i sequestri

Dopo l’emanazione dei recenti D.P.C.M., in ossequio a quanto stabilito nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i Reparti della...

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Dopo l’emanazione dei recenti D.P.C.M., in ossequio a quanto stabilito nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i Reparti della Guardia di Finanza della provincia di Caserta, in stretto coordinamento con le altre Forze di Polizia, hanno orientato la loro attività verso il rafforzamento del controllo del territorio per verificare il rispetto delle misure di contenimento del contagio del Coronavirus.



Nello stesso tempo, anche sulla base delle segnalazioni ricevute al numero di pubblica utilità “117”, sono stati effettuati numerosi controlli finalizzati a reprimere condotte illecite comunque connesse all’emergenza sanitaria, come pratiche anticoncorrenziali, manovre speculative sui prezzi dei beni più richiesti ovvero l’introduzione sul mercato di prodotti con etichette e indicazioni ingannevoli e/o insicuri.


In questi primi giorni di attività sono stati già denunciati all’Autorità Giudiziaria 25 soggetti sopresi a circolare in auto in comuni diversi da quello di residenza senza autocertificazione al seguito e senza alcuna valida giustificazione e 7 titolari di esercizi commerciali che hanno mantenuto aperti i loro negozi in violazione alle prescrizioni nazionali. Tra quest’ultimi sanzionato anche un ambulante abusivo di Cardito (NA) che, insieme a ben tre collaboratori, aveva apprestato un punto vendita di carciofi arrostiti lungo una strada nel comune di Orta di Atella.
 

In questo caso, oltre alla sanzione penale per il mancato rispetto del D.P.C.M. in quanto l’attività veniva svolta in modo da creare assembramento di persone, i militari hanno sequestrato l’intera struttura, comprese le griglie in ferro di grosse dimensioni e ben 2.400 carciofi, tra quelli in cottura e quelli già confezionati in vaschette esposte per la vendita. Inoltre sono state sequestrate più di 1.600 mascherine nel corso di diversi controlli volti a scongiurare episodi di frode legati alla vendita di dispositivi non sicuri, perfino realizzati artigianalmente con materiale assolutamente inidoneo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino