Coronavirus a Napoli, il parcheggiatore abusivo è senza soldi: lo aiutano i vigili che lo multarono

Coronavirus a Napoli, il parcheggiatore abusivo è senza soldi: lo aiutano i vigili che lo multarono
Un parcheggiatore abusivo finito sul lastrico a causa del blocco da Coronavirus e che ora viene sfamato dal suo più grande persecutore, un poliziotto. Non c'è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un parcheggiatore abusivo finito sul lastrico a causa del blocco da Coronavirus e che ora viene sfamato dal suo più grande persecutore, un poliziotto. Non c'è che dire, di questi tempi la solidarietà va proprio oltre gli steccati e nella storia che segue lo steccato è quello che da sempre frappone il comandante della polizia municipale di Pomigliano da uno storico parcheggiatore abusivo della zona, vero flagello di quella che in tempi normali era la movida più attrattiva di tutto il territorio a oriente di Napoli.


Per le continue richieste di pizzo in cambio di un parcheggio tranquillo il colonnello Luigi Maiello ha ripetutamente denunciato R.D.C, 50 anni, uno dei posteggiatori più noti della città, fino a chiederne il processo, che ancora si deve aprire. Adesso però R.D.C. è ridotto alla fame: «posteggia» illegale cancellata da settimane causa virus. Lui e la famiglia non sanno più come sbarcare il lunario: niente piatto a tavola. Un quadro drammatico che ha suscitato la compassione del suo più grande fustigatore. E così il colonnello Maiello sta portando quotidianamente una busta di aiuti alimentari a casa del parcheggiatore, in un alloggio occupato dalla mamma con la quale l'uomo coabita insieme a tutta la famiglia.
 
È una vicenda che in qualche modo ricorda, sia pure da lontano, il celebre film «Guardie e ladri», con il comandante della polizia locale nelle vesti del leggendario brigadiere interpretato da Aldo Fabrizi e il parcheggiatore abusivo nei panni del ladro interpretato dal mitico Totò. «Una storia che potrebbe ricordare la goliardia di quel film fino a un certo punto eccepisce Maiello . Io ho denunciato R.D.C. 13 volte, l'ho inseguito, l'ho fermato più volte, l'ho trattenuto nel comando non so quante volte, gli avrò fatto verbali per almeno seimila euro e non so quanti daspo: per noi, per tutti, lui è un vero flagello da queste parti». Visti i trascorsi ci si chiede allora il perché di tutta questa compassione. «Quando mi è arrivata la segnalazione che versava in cattivissime condizioni in me è prevalsa l'umanità spiega il poliziotto municipale -. Ho pensato all'uomo che ha problemi. Questi sono tempi di Coronavirus: rimarrà nei libri di storia».

Maiello intanto assicura che il parcheggiatore versa effettivamente in condizioni molto difficili. «È uno di quei parcheggiatori poveri, peraltro con problemi notevoli di tossicodipendenza racconta il comandante - non di quelli che abbiamo visto immortalati nei video social mentre contano le mazzette di soldi. Questo è davvero un poveretto. Certo, ci ha creato grandi problemi. Lo abbiamo pedinato, fotografato, filmato mentre chiedeva i soldi agli automobilisti. È un tipo fastidioso. Ma quando abbiamo visto le sue attuali condizioni e quelle della sua famiglia non abbiamo potuto fare a meno di dargli una piccola mano. Alla fine con questo gesto una volta di più gli ho voluto far capire che io sono lo Stato e che lo Stato è differente da chi delinque, perchè comprende quali sono i momenti storici particolari».


Compassione ma anche fermezza. «Quando tutto questo finirà giura il comandante - faremo in modo che saldi il suo conto con la giustizia». Le buste della spesa portate a casa dei più bisognosi fino a pochi giorni fa erano il frutto anche dei buoni pasto devoluti dai caschi bianchi in favore delle famiglie povere di Pomigliano. «Ora però tiene a chiarire Maiello - questo servizio è stato centralizzato dal Comune in coordinamento con le varie caritas parrocchiali. Ora è più efficace».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino