OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
- oppure -
Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l'articolo e tutto il sito ilmattino.it
1 Anno a 9,99€ 89,99€
oppure
1€ al mese per 3 mesi
L'abbonamento include:
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- Tutte le newsletter tematiche
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Dirette esclusive
Test rapidi antigenici: dopo i medici di famiglia tocca ai farmacisti. È pronto alla firma tra la Regione Campania (per il tramite dell’Unità di crisi), Federfarma Campania e Assofarm l’accordo che darà il via libera ai tamponi rapidi di screening per Sars-CoV-2 anche in farmacia. L’obiettivo è sbarrare il passo alla crescita della curva epidemiologica dei casi di Covid-19.
I test sebbene meno sensibili rispetto a quelli standard molecolari, sono già utilizzati quando si entra negli ospedali, nei laboratori accreditati e nei prossimi giorni verranno effettuati anche dai medici di famiglia. Utili per una prima identificazione della popolazione colpita dal contagio e per la diagnosi differenziale rispetto all’influenza stagionale. In farmacia dovranno arrivare quelli con il più alto grado di affidabilità e rispondere a norme e caratteristiche previste nel rapporto Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità. Il prelievo nasofaringeo potrà essere effettuato esclusivamente da operatori sanitari formati (farmacisti, biologi, infermieri). Sebbene di facile impiego, i test non vanno confusi con quelli auto-diagnostici né possono essere venduti direttamente ai cittadini. L’approvvigionamento avviene a cura delle farmacie. L’adesione è su base volontaria. È previsto un costo massimo, a carico del cittadino, non superiore a 25 euro (ovvero 20 a carico di Enti e Associazioni richiedenti, comprese istituzioni pubbliche) comprensivi anche dell’esecuzione presso la struttura richiedente (ad esempio le scuole). Il protocollo potrà essere esteso ai test salivari, quando e se saranno validati dal Ministero.
Immediata la levata di scudi dell’Ordine nazionale dei Biologi. «Siamo pronti a impugnare l’accordo e agire anche in sede penale - avverte il presidente Vincenzo D’Anna - nel provvedimento si consente a figure professionali che non sono in possesso delle speciali competenze previste dalla legge di eseguire veri e propri esami di laboratorio, screening analitici antigenici che nulla hanno a che fare con i cosiddetti test in autodiagnosi che un cittadino può eseguire normalmente in farmacia».
«L’iniziativa rappresenta il consolidamento della Farmacia dei Servizi - replica il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli Vincenzo Santagada - istituita con la legge delega 69 del 2009 e confermata in sede di Conferenza Stato-Regioni per la sperimentazione dei nuovi servizi nella Farmacia di comunità. La Campania è tra le firmatarie del progetto. Il farmacista non è più soltanto un professionista abilitato alla dispensazione dei medicinali ma diviene parte integrante di una più completa ed efficiente rete di assistenza volta a far fronte alle attuali esigenze di salute dei cittadini per assicurare i Livelli essenziali di assistenza. Il presupposto è la capillare distribuzione delle farmacie sui territori nell’ambito delle attività di screening, prevenzione, cura delle cronicità e informazione all’utenza».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino