Coronavirus in Campania, M5S chiede taglio stipendi a favore dei nuovi poveri

Coronavirus in Campania, M5S chiede taglio stipendi a favore dei nuovi poveri
Una proposta di legge per tagliare gli stipendi e le indennità di tutti i consiglieri regionali, del presidente della giunta regionale e degli assessori, e per far...

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Una proposta di legge per tagliare gli stipendi e le indennità di tutti i consiglieri regionali, del presidente della giunta regionale e degli assessori, e per far confluire la somma risparmiata in un «fondo per il sostegno alle persone colpite da povertà e disagio sociale derivante dall'emergenza epidemiologica da Covid-19». L'ha messa a punto il gruppo regionale del Movimento 5 stelle. «Cresce di giorno in giorno il livello di povertà e di disagio sociale di una percentuale sempre più alta e preoccupante di cittadini della nostra terra - spiega il capogruppo alla Regione Valeria Ciarambino - a cui questa emergenza ha tolto un lavoro e qualunque forma di entrata. Sono sempre più numerose le famiglie in Campania che non hanno più le risorse necessarie neppure per mettere il piatto a tavola. Tra taglio delle indennità di carica, la rinuncia totale alle indennità di funzione per gli incarichi dei presidenti di giunta e del Consiglio regionale, dei membri dell'ufficio di presidenza regionale e delle presidenze delle Commissioni, oltre a una decurtazione del 30% dei rimborsi forfettari, si risparmierebbero circa 250mila euro al mese. Il fondo può inoltre essere alimentato anche da privati o altri enti pubblici, mediante apposite donazioni su un conto corrente dedicato».

 
«Noi politici - sottolinea Ciarambino - abbiamo una grande responsabilità. Noi siamo quelli a cui lo stipendio e le risorse non mancano e dunque, mai come in questa fase storica, è nostro dovere prioritario dare fondo a tutte le nostre indennità per dare una mano concreta a chi ne ha bisogno. Per noi del Movimento 5 Stelle non cambierà nulla, perché lo stipendio ce lo tagliamo già da cinque anni, alle indennità abbiamo sempre rinunciato e i rimborsi non rendicontati li restituiamo da sempre per donarli alla nostra gente. Ora dobbiamo farlo tutti e non consentire che questo male oscuro, dopo averci strappato agli affetti persone care, tolga anche dignità alla nostra gente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino