Coronavirus in Campania, vietato spostarsi a Pasqua e Pasquetta: più militari in campo

Coronavirus in Campania, vietato spostarsi a Pasqua e Pasquetta: più militari in campo
Un imperativo categorico: vietato spostarsi a Pasqua e Pasquetta. Se non sarà il buonsenso a convincere i napoletani, allora ci penseranno le forze dell'ordine. E...

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Un imperativo categorico: vietato spostarsi a Pasqua e Pasquetta. Se non sarà il buonsenso a convincere i napoletani, allora ci penseranno le forze dell'ordine. E l'Esercito: il ministro dell'Interno ha concordato con quello della Difesa l'invio immediato, già da ieri, di altri 100 militari in Campania, per rafforzare i controlli anti-Covid in tutta l'area metropolitana di Napoli. Lo ha reso noto la Prefettura del capoluogo campano: la richiesta di un ulteriore contingente era stata formalizzata dal Comitato provinciale per l'ordine pubblico. Si aggiungono così nuove pattuglie di militari a quelle già operative da un paio di settimane, con un contingente di un centinaio di uomini delle Forze Armate che affianca le forze di polizia nella verifica del rispetto delle norme sul Coronavirus.


Scatta il piano per blindare ogni tentativo di evasione verso le località di terra e di mare che in tempi normali venivano, a Pasqua, presi d'assalto.
 
Le forze dell'ordine presidieranno stazioni, strade autostrade ma soprattutto gli imbarchi. Nessuno può muoversi da casa, compresi i proprietari di seconde case al mare, in campagna o in montagna. Sorvegliate speciali resteranno Ischia, Procida, Sorrento, Capri, Pozzuoli: lungo i sentieri tra il Monte Faito e la Costiera sorrentina verranno utilizzati anche droni per intercettare gli irriducibili che pensano di farla franca. Off limits ovviamente anche il Parco del Vesuvio. E dunque: niente gite, scampagnate e tintarella sui litorali. Vie del mare presidiate da Capitaneria di Porto, Guardia Costiera e altre unità navali delle forze dell'ordine.

Stop alle fermate dei treni della Circumvesuviana alle stazioni di Madonna dell'Arco e Sant'Anastasia nella giornata di domani: a comunicarlo è l'Ente autonomo Volturno che sottolinea come «in accordo con le indicazioni diramate dal presidente della Regione Campania, per evitare possibili assembramenti» il giorno 11 aprile «i treni della linea Sarno non effettueranno fermata e relativo servizio viaggiatori nelle stazioni di Madonna dell'Arco e Sant'Anastasia». Le due fermate in questione sono poste vicine al Santuario della Madonna dell'Arco, ogni anno nei giorni di Pasqua meta di tanti fedeli.
 
Ieri e l'altroieri, giornate che hanno fatto registrare nuovi, pericolosissimi assembramenti un po' ovunque, ci sono state raffiche di denunce e sanzioni. Tra Marechiaro e il Capo di Posillipo una pilotina della Guardia di Finanza ha intercettato un surfista che si godeva in mare la bella giornata di sole: per lui multa di 280 euro e obbligo di quarantena a casa per due settimane. La paura del contagio non ha fermato anche due coppiette ferme in un parcheggio a Scampia; gli agenti del commissariato hanno notato in via Cimitero, all'interno del parcheggio di un albergo, alcune auto in sosta. I poliziotti sono entrati chiedendo all'addetto alla reception di convocare i clienti presenti. Ai poliziotti questi ultimi hanno dichiarato di essersi allontanati dalla propria abitazione per incontrarsi. Tutti denunciati. È stato il profumo di dolci che fuoriusciva dalla saracinesca, (peraltro chiusa) a tradire invece il titolare del negozio a Villaricca: i carabinieri hanno sanzionato due persone che stavano impastando e infornando i prodotti vietati dall'ordinanza del presidente della regione Campania. Arrestato invece un pusher a Ercolano: se ne andava a passeggio con la figlia di 12 anni e con 100 grammi di hashish e 395 euro in tasca


Oltre 5700 confezioni igienizzante per le mani e circa mille mascherine non a norma sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza tra Chiaia, l'Arenella e Brusciano. I rappresentanti di due società, accusati di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, sono stati denunciati e ora rischiano due anni di reclusione e una multa fino a 20mila euro. Sulle confezioni del gel, infatti, erano stati fatti stampare simboli e scritte ingannevoli, del tipo «è in grado di eliminare fino al 99,9% di batteri, funghi e virus».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino