OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Grande preoccupazione tra i medici di famiglia di Napoli e provincia che registrano ben 6 colleghi deceduti per Covid da settembre, oltre 20 contagiati e due appena dimessi dall'ospedale. «Una quadro in rapida evoluzione. E parliamo di numeri limitati alla sola provincia di Napoli. Ho avuto solo ieri 4 segnalazioni d nuovi contagi e, questa mattina, un caso sospetto di un collega con febbre. La situazione è davvero difficile», spiega all'Adnkronos Salute Luigi Sparano, segretario provinciale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) della provincia campana.
«I numeri in Campania galoppano - continua - e lo scenario della nostra categoria è complicato. Quello di cui si parla poco è il numero di pazienti gestiti a domicilio. Un medico di famiglia, in questo momento, non segue meno di 7 pazienti in sorveglianza domiciliare.
La categoria «ha un'esposizione elevatissima - dice Sparano - non lavoriamo in reparti protetti. Non c'è la misurazione della febbre all'ingresso degli studi o una selezione come in ospedale. Abbiamo una pressione fortissima dei pazienti, dobbiamo rispondere ad almeno 200 contatti al giorno. Abbiamo ridotto i contatti fisici che però non possono essere eliminati, perché alcuni pazienti necessitano di un monitoraggio a domicilio. Siamo esposti perché non abbiamo percorsi di protezione e i dispositivi individuali non sempre sono sufficienti. Quindi, benché si adottino misure di sicurezza, è praticamente impossibile impedire l'avvicinamento ad un luogo come quello di nostri studi nei quali si entra senza obbligo di tampone».
Leggi l'articolo completo suIl Mattino