Coronavirus a Napoli, al Cardarelli è lotta sul reparto Covid: «Si rischia il blocco»

Coronavirus a Napoli, al Cardarelli è lotta sul reparto Covid: «Si rischia il blocco»
Emergenza Covid e screening in pronto soccorso e all'atto dei ricoveri: dopo i casi registrati al Cardarelli (quasi tutti asintomatici, giunti in ospedale per altre patologie...

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Emergenza Covid e screening in pronto soccorso e all'atto dei ricoveri: dopo i casi registrati al Cardarelli (quasi tutti asintomatici, giunti in ospedale per altre patologie e negativi al test rapido al pretriage in pronto soccorso ma emersi positivi al tampone nei reparti) il management corre ai ripari. Individuati, presso ciascuna delle unità di degenza, aree grigie di accettazione. Stanze singole in cui accogliere temporaneamente i pazienti in attesa di tampone. «Misure - scrive in una nota il bed manager Ciro Coppola - in linea con le raccomandazioni di Oms e Ministero della Salute». Intanto la week surgery da alcuni giorni dedica 15 posti letto ai pazienti in quarantena positivi a SarsCov2 come polmone del padiglione M ormai al completo. «Il Cardarelli si conferma una struttura di eccellenza, dove alla professionalità dei singoli deve fare sponda il gioco di squadra - dice Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi-Europa Verde - in questo momento complicato le risorse intellettuali, politiche e umane devono compattarsi per favorire soluzioni concrete». All'attacco Valeria Ciarambino del M5S - candidata alla presidenza della Regione che scrive al ministro e al viceministro alla Salute per sollecitare l'intervento del Governo, «De Luca - dice - ha perso il controllo della gestione emergenziale. Il sistema sanitario è vicino al collasso e rischia di andare in tilt anche il Cardarelli con ricoveri sospesi in 8 reparti per focolai d'infezione. I pazienti sospetti non siano inviati al Cardarelli ma nei Covid hospital della città e i cittadini che accedono ai Pronto soccorso generalisti siano sottoposti preliminarmente a un test sicuro e veloce». In realtà al Cardarelli in ingresso tutti i pazienti sono sottoposti a test rapido su sangue e a tampone rapido e poi al tampone tradizionale nei reparti ma questo passaggio, indispensabile per la diagnosi certa, richiede almeno 24 ore per ottenere l'esito.


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LE TECNOLOGIE
Il nodo vero sono le limitate tecnologie disponibili per una diagnosi rapida e sicura. Intanto sono in sperimentazione e validazione al Cotugno, e già prenotati al Cardarelli, nuovi tamponi rapidi su saliva usati in Giappone ma bisognerà attendere l'ok dell'Istituto superiore di sanità. A puntare il dito sono an he i Cobas aziendali che fanno riferimento alla carenza di personale infermieristico per gestire i pazienti in attesa del tampone. Perplessità sono espresse anche da Franco Ascolese, presidente dell'Ordine delle professioni sanitarie: dal personale tecnico. «Il solo esame sierologico negativo non è sufficiente a scongiurare i contagi - avverte - molti pazienti all'atto del successivo ricovero o lungo i percorsi per esami diagnostici mostrano quadri suggestivi di polmonite alla Tac ma solo dopo il tampone positivo vengono trasferiti in posti letto Covid». «È chiaro a tutti - sostengono Cgil, Cisl e Uil - che un filtro perfetto in entrata non esiste e non esiste il rischio zero ma bisogna affinare quanto più possibile questo filtro e tentare di rendere prossimo allo zero il rischio. I pazienti sospetti o confermati Covid non devono accedere al pronto soccorso - dicono i sindacati - e Policlinico o Cotugno-Monaldi devono gestire i pazienti Covid al meglio delle loro capacità. La palazzina M? Resta ad uso esclusivo del nostro ospedale per altre urgenze positivi al Covid». L'Anaao, insieme agli altri sindacati, ha chiesto ed ottenuto per oggi un incontro col manager per trovare soluzioni organizzative. «Fermo restando che il Cardarelli deve continuare a svolgere le funzioni che storicamente gli sono riconosciute - spiega l'Anaao - e che apprezziamo l'impegno del direttore generale ribadiamo che bisogna lavorare con fermezza sul futuro non Covid dell'Ospedale». Tamponi rapidi processati al Cardarelli, area grigia dove i pazienti attendono il risultato del tampone, trasferimento nei reparti dopo l'esito del tampone le soluzioni auspicate dall'Anaao.

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Il Mattino