Niente da fare. I luoghi comuni, specie su Napoli, sono duri a morire: durante la trasmissione Agorà, su Raitre un’inviata si trovava per le strade di Napoli per...
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In collegamento con la Bortone, che le chiede se a Napoli si rispettano le regole e se la città è vuota, l’inviata risponde: «Siamo qui da mezz’ora in una zona che dovrebbe essere pedonale, ma ci sono molte auto e furgoncini. Questa dovrebbe essere una zona commerciale, ma il commercio in teoria è interrotto perché i negozi sono chiusi», dice. Poi si lascia andare ad una frase a metà tra una battuta e uno scivolone: «Non siamo fortunati in realtà, perché in questo momento non c’è nessuno, ma fino a poco fa c’era un passaggio intenso».
A condividere il video sulla pagina Facebook, Flavia Sorrentino, dello sportello Difendi la città del comune di Napoli: «Se chiedessimo spiegazioni probabilmente la giornalista direbbe che è stata fraintesa.
«Le frasi pronunciate a metà, l'imbarazzo frammisto al dispiacere per non aver potuto cogliere in flagranza di inciviltà i napoletani, rappresentano moduli di un registro linguistico e gestuale che conosciamo bene e che combattiamo. Se c'è una cosa che questa emergenza ha portato alla luce -con le migliaia di vite spezzate e le inchieste di Bergamo e Milano per epidemia colposa- è che non possedete nessuna titolarità di cattedra etica da cui potete darci lezioni di civiltà. Probabilmente non ci dormirete la notte, ma è bene che cominciate a farvene una ragione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino