Napoli, il Covid uccide Debora, 34 anni: «È stata contagiata in ospedale»

Napoli, il Covid uccide Debora, 34 anni: «È stata contagiata in ospedale»
Il cuore di Debora Galluccio ha smesso di battere la sera del 27 dicembre, verso le 18. A soli 34 anni il Covid-19 ha spento la speranza della madre di tre bambini, otto, quattro...

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Il cuore di Debora Galluccio ha smesso di battere la sera del 27 dicembre, verso le 18. A soli 34 anni il Covid-19 ha spento la speranza della madre di tre bambini, otto, quattro e due anni, di continuare a lottare contro una grave forma di leucemia scoperta sette mesi fa. Dalla diagnosi della malattia, Debora era stata quasi sempre ricoverata nel reparto di ematologia dell'ospedale Cardarelli, dove aveva subito un delicato intervento alla milza e si era sottoposta a cicli di chemioterapia e trasfusioni. Quindici giorni fa, dopo un breve periodo a casa, i medici ne avevano disposto un nuovo ricovero. Il reparto, proprio in quei giorni, è stato interessato da un focolaio di infezione da covid-19.


L'ILLUSIONE
Debora è risultata positiva assieme ad altri pazienti ed a membri del personale sanitario. In seguito al contagio è stata trasferita dal reparto di ematologia ad un reparto covid. «Il giorno di Natale la situazione era migliorata, era stata diminuita anche la quantità di ossigeno somministrata; dal 26 la situazione, però, è improvvisamente precipitata, fino alla straziante telefonata che annunciava il decesso di Debora». Questa l'evoluzione della triste vicenda raccontata dai familiari, che accusano l'ospedale di non aver usato la necessaria cautela per proteggere dal virus pazienti debilitati dalla patologia e dalle terapie invasive. «La malattia di Debora era grave ma, con l'aiuto dei medici, di cui apprezzava la competenza e l'attenzione, conduceva la sua battaglia che sarebbe proseguita, a breve, con terapie sperimentali. Avevamo contattato specialisti in diverse parti del mondo per mantenere viva la speranza di trovare una cura definitiva. Ma siamo stati beffati, ci è stata strappata la possibilità di sperare».


Rabbia e dolore nella drammatica ricostruzione, da parte dei familiari, del calvario della giovane mamma: i mesi di isolamento in ospedale, le videochiamate con i bambini, il marito, la mamma,«tutte restrizioni inutili, alla luce della facilità con cui è avvenuto il contagio», fino alla impossibilità di celebrare il rito funebre, dall'obitorio alla veloce benedizione al cimitero. Debora non potrà veder crescere i suoi figli, il dramma più grande perché era esclusivamente dedita alla cura dei suoi bambini e con il marito trascorreva le giornate in totale serenità ed armonia, prima dell'inizio di questo atroce calvario» è il ricordo dei familiari. Una grande e nota famiglia devastata dalla perdita della giovane donna, la mamma di Debora è sorella dell'ex assessore al bilancio Salvatore Damiano, alla quale molti cittadini stanno manifestando la loro vicinanza, lasciando sui social forum un personale ricordo della donna, parole di conforto o condividendo lo sfogo delle sorelle: «Tutti devono sapere. Grazie all'infinita incompetenza di medici e infermieri dell'ospedale Cardarelli di Napoli, ieri, mia sorella è morta a 34 anni. Ve l'abbiamo affidata e ce l'avete uccisa. Straziati dal dolore, speriamo che possa rimanervi sulla coscienza per tutta la vita e che possa esservi di insegnamento». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino