Se da una parte ha avuto grande senso di responsabilità telefonando a tutti i suoi assistiti per portarli a conoscenza della sua positività, dall’altra ha...
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Dopo l’esito del tampone immediatamente è scattata la chiusura dello studio dentistico e la quarantena per la sua segretaria, anch’essa in attesa del risultato del test naso-faringeo a cui è stata sottoposta insieme a decine di assistiti nell’ospedale napoletano. Tra giovedì pomeriggio e ieri, infatti, dopo che il 52enne aveva allertato i pazienti e la voce della sua positività aveva fatto il giro della città, si è scatenato il panico. Nelle stesse ore è partita anche la corsa alle smentite da parte dei colleghi, finiti erroneamente nel mirino dei propri assistiti.
Il caso è monitorato dall’Asl Napoli 3 in quanto l’odontoiatra è residente a Portici: gli epidemiologi dell’azienda sono in contatto con l’Asl 2 Nord per risalire alla catena di contatti avuta dal professionista. L’ipotesi è che quest’ultimo possa essersi contagiato durante il viaggio all’estero e non all’interno del proprio ambulatorio dove sarebbero state adottate tutte le misure di prevenzione: ricostruzione che se confermata, proprio in virtù delle precauzioni adottate, potrebbe scongiurare il timore di un contagio a catena tra i pazienti. A Pozzuoli il numero dei contagi è ripreso a salire: nel consueto bollettino diramato dal sindaco risultano dieci persone attualmente positive, tra cui l’infermiera dell’ospedale Santa Maria delle Grazie ricoverata al Cotugno insieme a un suo vicino di casa e i quattro sanitari del nosocomio puteolano.
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Il Mattino