Coronavirus a Napoli, caos negli uffici postali: i vigili urbani fanno la guardia alle file

Caos all’ufficio postale di via Nuova Poggioreale
Caos stamattina nel piccolo ufficio postale di via Nuova Poggioreale, uno dei più frequentati - e notoriamente affollati - della zona. Fin dalle prime luci dell'alba...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Caos stamattina nel piccolo ufficio postale di via Nuova Poggioreale, uno dei più frequentati - e notoriamente affollati - della zona. Fin dalle prime luci dell'alba decine di persone si sono accalcate, pur in una fila regolare e abbastanza disciplinata, in attesa di poter accedere agli sportelli. Il caos vero e proprio è arrivato quando, nello stesso marciapiede, hanno cominciato a riaprire anche i negozi di generi alimentari. La fila delle persone in attesa alle poste, come segnalato dal Comitato Quartiere Poggioreale, si è così "mixata" con le persone che aspettavano il loro turno per poter entrare nei negozi di alimentari. Un caos, quello di via Nuova Poggioreale, figlio da un lato dalla decisione, da parte di Poste Italiane, di chiudere alcuni uffici per l'emergenza Coronavirus e, dall'altro, dalla particolare conformazione dei marciapiedi della zona, stretti e con pochissimo spazio per i pedoni.


Sul posto, allertata forse dagli stessi cittadini, è intervenuta una pattuglia della polizia municipale. Gli agenti sono stati costretti a fare da "guardafile", e a disciplinare l'ingresso all'ufficio postale scaglionando gli ingressi secondo l'ordine di arrivo degli utenti. Un ruolo più da guardia giurata che da esponente delle forze dell'ordine e che ha scatenato non poche polemiche.

«Troviamo assurdo - ha spiegato il consigliere della IV Municipalità Carmine Meloro - che la Polizia Municipale, con tutti gli impegni e gli obblighi che ha nei confronti della città, sia costretta a fare anche da guardia alle file fuori agli uffici postali. Questo compito andrebbe demandato da Poste Italiane ai loro dipendenti diretti o agli uffici di vigilanza privata, e non alle forze dell'ordine che non sono tenute in nessun caso a fare da vigilanti all'esterno di un ufficio postale sovraffollato. Ho parlato personalmente con gli agenti che svolgevano il servizio - ha proseguito Meloro - e mi hanno detto che erano stati distaccati dal servizio rimozione stradale appositamente per svolgere questo servizio. Le persone hanno il sacrosanto diritto di recarsi in posta per pagare le utenze o riscuotere la pensione - ha precisato ancora l'esponente del quarto parlamentino - e sta a Poste Italiane garantire la disciplina degli accessi e delle file, non possono appoggiarsi sulle forze dell'ordine che hanno ben altri compiti».


Meloro ha poi rivolto un appello direttamente al capo della Polizia Municipale e all'assessore Alessandra Clemente: «I vigili urbani stanno compiendo un durissimo ed encomiabile lavoro in queste settimane in tutta la città - ha affermato - chiediamo al comandante Esposito e all'assessore Clemente di vigilare affinchè casi del genere non si ripetano e che gli uomini e le donne della Polizia Municipale siano dislocati dove c'è effettivo bisogno. Ci auguriamo - conclude - che Poste Italiane decida al più presto di riaprire gli uffici attualmente chiusi e di aiutare le persone a non assembrarsi per poter ricevere il servizio a cui hanno diritto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino