Caos stamattina nel piccolo ufficio postale di via Nuova Poggioreale, uno dei più frequentati - e notoriamente affollati - della zona. Fin dalle prime luci dell'alba...
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Sul posto, allertata forse dagli stessi cittadini, è intervenuta una pattuglia della polizia municipale. Gli agenti sono stati costretti a fare da "guardafile", e a disciplinare l'ingresso all'ufficio postale scaglionando gli ingressi secondo l'ordine di arrivo degli utenti. Un ruolo più da guardia giurata che da esponente delle forze dell'ordine e che ha scatenato non poche polemiche.
«Troviamo assurdo - ha spiegato il consigliere della IV Municipalità Carmine Meloro - che la Polizia Municipale, con tutti gli impegni e gli obblighi che ha nei confronti della città, sia costretta a fare anche da guardia alle file fuori agli uffici postali. Questo compito andrebbe demandato da Poste Italiane ai loro dipendenti diretti o agli uffici di vigilanza privata, e non alle forze dell'ordine che non sono tenute in nessun caso a fare da vigilanti all'esterno di un ufficio postale sovraffollato. Ho parlato personalmente con gli agenti che svolgevano il servizio - ha proseguito Meloro - e mi hanno detto che erano stati distaccati dal servizio rimozione stradale appositamente per svolgere questo servizio. Le persone hanno il sacrosanto diritto di recarsi in posta per pagare le utenze o riscuotere la pensione - ha precisato ancora l'esponente del quarto parlamentino - e sta a Poste Italiane garantire la disciplina degli accessi e delle file, non possono appoggiarsi sulle forze dell'ordine che hanno ben altri compiti».
Meloro ha poi rivolto un appello direttamente al capo della Polizia Municipale e all'assessore Alessandra Clemente: «I vigili urbani stanno compiendo un durissimo ed encomiabile lavoro in queste settimane in tutta la città - ha affermato - chiediamo al comandante Esposito e all'assessore Clemente di vigilare affinchè casi del genere non si ripetano e che gli uomini e le donne della Polizia Municipale siano dislocati dove c'è effettivo bisogno. Ci auguriamo - conclude - che Poste Italiane decida al più presto di riaprire gli uffici attualmente chiusi e di aiutare le persone a non assembrarsi per poter ricevere il servizio a cui hanno diritto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino