Il coronavirus non molla nel Vesuviano: con la «fase due» più pazienti Covid

Il coronavirus non molla nel Vesuviano: con la «fase due» più pazienti Covid
Si torna a morire al Covid Hospital di Boscotrecase. Dopo settimane di tregua, domenica sera è deceduto nel reparto di Medicina un 72enne di Napoli positivo al Covid. Si...

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Si torna a morire al Covid Hospital di Boscotrecase. Dopo settimane di tregua, domenica sera è deceduto nel reparto di Medicina un 72enne di Napoli positivo al Covid. Si tratta di uno dei dodici anziani che ad aprile erano stati trasferiti a Bosco dalla casa di cura di Santa Maria del Pozzo. Finora in quattro non ce l'hanno fatta. Con l'ultimo decesso al Sant'Anna se ne contano 29 dall'inizio della pandemia, mentre i ricoverati sono 32 di cui uno soltanto intubato. In realtà, dalla fine del lockdown sono aumentati i pazienti Covid, come fanno sapere dalla direzione generale che invita i cittadini a tenere alta la guardia perché il virus non è stato debellato. Mentre continua la lotta al Covid, arrivano anche buone notizie dal nosocomio di Boscotrecase. Stamattina alle 10.30, infatti, sarà il governatore Vincenzo De Luca ad inaugurare il nuovo reparto di terapia intensiva con 12 posti letto più uno contumaciale. I lavori erano partiti ad aprile a seguito di un bando dell'Asl Napoli 3 di tre milioni e mezzo. Il polo specializzato, nato dal nulla lo scorso 15 marzo, vive la seconda fase di trasformazione, con il potenziamento e l'apertura della moderna terapia intensiva. Il direttore sanitario, Savio Marziani, ha in mente la trasformazione dell'ospedale in un polo di eccellenza per l'area anche alla fine dell'emergenza del Coronavirus. «Pensiamo all'attivazione della terapia del dolore oncologico - anticipa - passando per la riabilitazione della fisioterapia respiratoria, alla Neurologia, alla Chirurgia d'urgenza e alla Traumatologia».


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LO SCREENING

Dall'ospedale San Leonardo di Castellammare arrivano invece nuove procedure di controllo. Prima di ogni ricovero test veloci per i pazienti e tampone laddove fosse necessario. Proprio come accaduto ad una partoriente domenica risultata positiva al test sierologico. Per la neo mamma di Torre del Greco immediato il tampone e la risposta che dopo un'ora ha dato esito negativo e ha permesso che tutto si svolgesse in normalità. Poche ore dopo è venuto alla luce un maschietto che è potuto rimanere in camera con la mamma che aveva avuto la certezza dal tampone di essere negativa. Buone notizie anche per tre infermieri, che si erano contagiati per il contatto con l'anestesista del blocco operatorio che prima di Pasqua si era recato al lavoro con febbre. Guariti del tutto i sanitari, ora in città sono soltanto due i positivi, una coppia di coniugi, e da sedici giorni non si contano nuovi contagi. È terminato anche il monitoraggio dei 252 pazienti affetti da Covid-19 nell'intero territorio dell'Asl Napoli3 Sud attraverso le Usca, ovvero i poliambulatori mobili che hanno attraversato decine di comuni per raggiungere tutti i positivi domiciliati. La nuova fase prevede il monitoraggio da remoto dei pazienti che non hanno bisogno di ricovero. Con la consegna dei primi sedici device, è attiva la piattaforma di telemedicina per il monitoraggio a distanza, attraverso il quale gli specialisti ambulatoriali (pneumologi, cardiologi, internisti) sono in grado di controllare pressione arteriosa e saturimetria o effettuare esami come l'elettrocardiogramma. Per quando riguarda le Usca invece si passa alla fase due, ovvero intervenire in nuovi possibili focolai ed effettuare tamponi in diverse realtà territoriali. Proprio come avvenuto per tutto il personale dei tribunali di Nola e Torre Annunziata, grazie all'arrivo dei poliambulatori mobili. A bordo medici neolaureati e formati e guidati in caso di necessità dagli esperti sanitari aziendali. Intanto, sul fronte delle Rsa sono stati ultimati i test rapidi per tutti gli ospiti delle strutture del territorio e dove evidenziate movimentazioni immunitarie, effettuati i tamponi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino