Corte dei Conti, l'affondo di Oricchio: «In Campania serve rigore, fondi pubblici non infiniti»

«La situazione economica non semplice del Mezzogiorno impone alla Campania comportamenti pubblici e privati assolutamente rigorosi»

Il presidente della Corte dei Conti della Campania, Michele Oricchio
«La situazione economica non semplice del Mezzogiorno impone alla Campania comportamenti pubblici e privati assolutamente rigorosi, in grado di consentire il migliore ed...

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«La situazione economica non semplice del Mezzogiorno impone alla Campania comportamenti pubblici e privati assolutamente rigorosi, in grado di consentire il migliore ed oculato utilizzo delle risorse finanziarie aggiuntive oggi disponibili, che non sono illimitate e che non devono essere utilizzate in maniera compulsiva». Non usa giri di parole, il presidente regionale della Corte dei Conti Michele Oricchio, per lanciare un monito agli amministratori pubblici campani chiamati a programmare e investire i fondi europei del Pnrr. L'allarme lo lancia nel giorno dell'inaugurazione del nuovo anno giudiziario della magistratura contabile, davanti alle principali autorità politiche e istituzionali, con in testa il presidente della Regione De Luca e il sindaco di Napoli, Manfredi. 

Sono 230 i giudizi in materia di contabilità pubblica portati in aula, 135 dei quali discussi e 95 definiti con sentenza nel 2023 dai magistrati della sezione giurisdizionale della Campania. Sul fronte invece dell'attività svolta dalla Procura regionale, diretta da Antonio Giuseppone, sono stati contestati 84 atti di citazione (con 150 soggetti coinvolti), mentre i conseguenti importi richiesti ammontano a oltre 26 milioni. Numeri che descrivono una realtà problematica.

A fronte delle somme richieste, però, quelle effettivamente incassate sono nettamente inferiori: «Nel 2023 - sottolinea con una vena di amarezza il procuratore Giuseppone - le amministrazioni beneficiarie di sentenze di condanna al risarcimento da parte della Corte dei Conti hanno recuperato risorse per 1,8 milioni. È una delle considerazioni più frequenti la scarsa capacità di riscossione dei risarcimenti decisi dalla Corte dei Conti. Ma i risarcimenti vengono decisi in favore delle amministrazioni, cui spetta poi l'attività di recupero. Non spetta a noi questa azione». Quando eseguono le sentenze di condanna, le amministrazioni incontrano le stesse difficoltà che incontra il privato cittadino che deve essere risarcito e che ha a che fare con un debitore incapiente. Tra i casi virtuosi citati da Giuseppone c'è l'attività di recupero da parte di una Asl per oltre 31 milioni di euro per fatture illegittimamente liquidate. Alla cerimonia era presente anche la presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, Immacolata Troianiello. 

Il secondo affondo Oricchio lo dedica alla riforma sull'autonomia differenziata, che non esita a definirla «un'operazione di ingegneria istituzionale. Nella narrazione che ne fanno i sostenitori - sottolinea - una maggiore autonomia delle regioni sarebbe in grado di migliorare la competizione e l'efficienza di tutte le amministrazioni locali e troverebbe fondamento nel cosiddetto residuo fiscale. Si tratta di un'affermazione che non può essere condivisa, in quanto il sistema fiscale italiano è espressione di una geografia che non coincide con la geografia economica del Paese». 

«Tutto quello che di buono e anche di eccellente si fa in Regione Campania fa fatica ad arrivare sugli organi di informazione nazionale - commenterà Vincenzo De Luca al termine della cerimonia svoltasi a Villa Pignatelli - La verità è che, in modo particolare per quanto riguarda la gestione del bilancio, la Campania è la prima regione d'Italia per i risultati prodotti. «Per quanto riguarda il bilancio sanitario - prosegue il governatore - siamo tra le due-tre regioni che hanno il bilancio in equilibrio: ci sono regioni del Centro e del Nord che hanno accumulato in questi anni tra 500 e 800 milioni di euro di debito sanitario mentre noi abbiamo tutto in equilibrio». 

Dagli interventi contro gli amministratori comunali di Caivano per la gestione degli alloggi popolari del Parco Verde ai contributi per l'editoria, passando per le frodi in tema di fonti rinnovabili: c'è questo e molto altro ancora nella casistica affrontata nel 2023 dalla magistratura contabile campana. La Procura è più volte intervenuta anche nei confronti di docenti universitari che hanno svolto attività extra-istituzionale, facendo il tempo pieno (prerogativa che può essere svolta se non entro limiti tassativi; c'è poi la vicenda di un ufficiale dell'Esercito, coinvolto in una doppia inchiesta (penale e contabile), condannato per aver utilizzato un circolo ufficiali per tenere feste private; il dipendente della Conservatoria degli immobili infedele, che ha provocato ingenti danni erariali favorendo decine di persone. Diverse decisioni sono infine intervenute in materia di danni erariali ascrivibili a patologie nel funzionamento del Servizio sanitario, in particolare riguardo alla cosiddetta medicina difensiva, «il cui diffondersi - specifica Oricchio - mette in seria difficoltà il funzionamento della sanità regionale, specie sotto il profilo dell'allungamento delle liste d'attesa, della sostenibilità delle spese erogate e della migrazione verso strutture sanitarie del Centronord».

«I magistrati della Corte dei Conti - conclude Oricchio - sono pronti a fare la propria parte. Tuttavia ci piacerebbe essere accompagnati da una legislazione che fornisca gli strumenti per intervenire. E ad oggi non è cosi». 

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Il Mattino