Corte costituzionale, il napoletano Tesauro nuovo presidente | Foto

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Il napoletano Giuseppe Tesauro, 71 anni, è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. L'elezione di Tesauro è...

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Il napoletano Giuseppe Tesauro, 71 anni, è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. L'elezione di Tesauro è avvenuta con il minimo scarto: per lui, infatti, hanno votato 7 giudici costituzionali sui 13 componenti, visto che il Parlamento deve ancora eleggere i due giudici che completano l'organico a Palazzo della Consulta. Nuovo vicepresidente è il giudice Paolo Maria Napolitano.





Presidente breve? Non mi sento dimezzato. «Non mi sento un presidente dimezzato: ho sempre pensato pensato di essere un operaio del diritto. Rispetto e ringrazio chi mi ha votato e anche chi non mi ha votato». Così il neo presidente della Consulta interpellato dai giornalisti poco dopo l'elezione sul fatto che la Corte si è spaccata (7 a 6) nella votazione e anche sulla breve durata della sua presidenza, che scadrà a novembre, quando termineranno i 9 anni da giudice costituzionale.



«Sono neutro rispetto al problema della brevità dei mandati del presidente della Corte, il presidente è un mero coordinatore», ha detto Tesauro. Quanto al tema dei costi, «una presidenza breve non costa allo Stato una lira in più rispetto a una lunga. Anzi quella lunga - ha puntualizzato Tesauro - comporta una pensione maggiore», che non si matura nel caso opposto, in cui spetta «la pensione da giudice. Poi c'è chi vuole credere che abbiamo 4 segretarie e 5 auto di servizio, ma non è così e lo abbiamo più volte smentito».



La scheda. Giuseppe Tesauro è nato a Napoli, il 15 novembre 1942. È considerato uno dei massimi esperti italiani di diritto comunitario. Nella sua lunga carriera universitaria ha insegnato a Napoli, Messina, Catania e infine a Roma come è titolare della cattedra di Diritto internazionale alla Sapienza. Avvocato cassazionista, ha esercitato la sua attività presso lo studio legale Carnelutti, uno dei più noti di Roma. Dal 1987 Tesauro è stato membro del Consiglio del contenzioso diplomatico della Farnesina e nel settembre 1988 è stato nominato avvocato generale presso la Corte di giustizia delle Comunità europee.



Il 16 dicembre 1997 fu scelto dai presidenti di Camera e Senato, Luciano Violante e Nicola Mancino, come Presidente dell'Anitrust, carica che ha ricoperto dal 1998 al 2005: la lotta ai cartelli assicurativi e alle industrie del tabacco sono stati alcune dei settori in cui ha agito in quella veste e sotto la sua presidenza l'Antitrust comminò anche una mega multa a Telecom, che lo ha visto tra l'altro critico rispetto alla legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo per gli aspetti della concorrenza. Il 4 novembre 2005 è stato nominato alla Corte costituzionale dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ha giurato il 9 novembre 2005.



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