Il Napoli Pizza Village non si farà, a causa del rincaro del canone comunale per l’occupazione del suolo pubblico. A 24 ore dal primo annuncio, gli organizzatori ribadiscono...
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Il Pizza Village viene ancora considerato un fiore all’occhiello dall’amministrazione. «Alle condizioni attuali - spiega il brand manager della rassegna Claudio Sebillo - non possiamo andare avanti. Le nuove tariffe Cosap ci impediscono di proseguire. Non abbiamo utili così elevati da poter versare un canone come quello che è stato determinato con la delibera degli ultimi giorni. Negli ultimi tre anni, in estate, il Cosap è sempre aumentato. Ci aspettavamo dal Comune condizioni tali da poter avere lo stesso canone dello scorso anno».
Ammonta a 59mila euro - secondo i calcoli degli stessi organizzatori del Pizza Village - il canone da versare nelle casse dell’ente per l’intera kermesse. Troppi per il management della rassegna. Tuttavia le nuove misure introdotte da Palazzo San Giacomo per la tassa riguardano esclusivamente i casi di occupazione di un’area pubblica superiore ai mille mq. Per gli innumerevoli altri esempi, dai ristoranti con tavolini all’aperto ai bar, fino alle aree mercatali, gli importi del canone saranno molto simili a quelli del 2014.
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