Covid a Castellammare, chiuso il pronto soccorso: «Non ci sono più barelle»

Covid a Castellammare, chiuso il pronto soccorso: «Non ci sono più barelle»
Pronto soccorso chiuso all'ospedale San Leonardo di Castellammare, troppi accessi, il primario del'unità complessa di medicina d'urgenza, Pietro Di Cicco firma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Pronto soccorso chiuso all'ospedale San Leonardo di Castellammare, troppi accessi, il primario del'unità complessa di medicina d'urgenza, Pietro Di Cicco firma il documento per fermare l'arrivo di pazienti. Nella nota si legge: »Esaurimento totale delle disponibilità di assistenza del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Castellammare di Stabia. Nel percorso Covid, riservato appunto ai pazienti risultati positivi al coronavirus ci sono 22 pazienti a fronte degli 8 posti disponibili, di cui ben 8 in assistenza ventilatoria».

Saturo anche il percorso pulito riservato ai malati per ora non positivi: «Uuna stanza è già occupata con 3 pazienti sospetti, positivi al test sierologico e tampone antigenico, e sono disponibili solo 5 barelle nella sala dei codici gialli e rossi, tutte occupate».

In definitiva il pronto soccorso stabiese «non è in grado di accogliere alcun paziente, non potendo garantire l'adeguata assistenza e perfino allocazione». Accettati solo i codici rossi. 

Ieri la massiccia presenza di pazienti Covid ha costretto anche il personale a reperire bombole di gas da altri ospedali dell'Asl Na3Sud. 

Una situazione denunciata dal primario Di Cicco già domenica con un'intervista nella quale denunciava la presenza di pazienti nei corridoi e l'impossibilità di assistere tutti in maniera adeguata. 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino