Covid a Napoli, boom di ricoveri a Boscotrecase: il direttore dimissionario richiamato dalle ferie

Covid a Napoli, boom di ricoveri a Boscotrecase: il direttore dimissionario richiamato dalle ferie
L'emergenza sanitaria al Covid Hospital di Boscotrecase, con l'aumento repentino dei contagi a causa della variante Delta e di conseguenza dei ricoveri, ha spinto la...

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L'emergenza sanitaria al Covid Hospital di Boscotrecase, con l'aumento repentino dei contagi a causa della variante Delta e di conseguenza dei ricoveri, ha spinto la direzione sanitaria dell'Asl Napoli 3 Sud a mettere la parola fine a tutte le polemiche relative al direttore dimissionario del nosocomio, Savio Marziani. «Richiesta di rientro dalle ferie», è infatti l'oggetto della nota inviata dall'Asl al professionista, ieri rientrato d'urgenza a Bosco per predisporre subito l'apertura di un nuovo reparto tale da contenere i ricoveri Covid in aumento. 

A Boscotrecase, dai 130 posti letto di marzo si era passati, vista la discesa della curva epidemiologica a soli 32 con la chiusura di alcuni reparti. Ma attualmente, l'ospedale è saturo con 35 ricoverati (rispetto agli otto di luglio), di cui 20 in subintensiva, 13 in medicina Covid e due in rianimazione. Il dato negativo è che dei 35 ricoverati soltanto tre sono vaccinati e nella notte tra giovedì e venerdì c'è stato un decesso. Già al lavoro, il direttore Marziani ha predisposto l'apertura di un reparto al secondo piano con altri posti 5 letti, destinati ad arrivare a 40 con l'arrivo di nuovi medici e l'apertura di altri reparti. 

Marziani si era dimesso agli inizi di agosto a seguito di un esposto sindacale in cui era accusato di «incongruenze gestionali», l'Asl aveva congelato le dimissioni fino a settembre. Ma la lettera della direzione sanitaria della Asl, a firma di Gaetano D'Onofrio, con cui il direttore viene richiamato dalle ferie «vista la sua comprovata e autorevole esperienza» per la necessità di aumentare i posti letto come da indicazioni del presidente De Luca, chiude il caso. «Basta polemiche sterili e ingerenze esterne - dice Marziani -. Come avevo già previsto è vicina la quarta ondata e se non siamo preparati rischiamo il dramma. Ora dobbiamo solo lavorare e il monito è vaccinazione per tutti». 

Un segnale dell'aumento dei ricoveri al Covid Hospital è lo stato dei pronto soccorso degli altri ospedali, che tornano ad essere ingolfati. Dal San Leonardo di Castellammare, in particolare, arrivano molti dei ricoverati a Boscotrecase. L'ultima paziente è una marittima irlandese di 38 anni. La donna era a bordo di una nave turistica in viaggio da quattro mesi tra le coste europee. Gli ultimi sbarchi a Cannes, Positano e Capri, poi i primi sintomi e l'arrivo a Castellammare. La conferma della positività al San Leonardo dove la donna, non vaccinata, ha ricevuto le prime cure e poi è stata trasferita a Bosco. 

Prima di lei i medici avevano gestito il caso di una donna in gravidanza, anche lei non vaccinata e positiva, trasferita al Policlinico a Napoli. «La maggior parte dei nuovi positivi - spiega Rosalba Santarpia, dirigente del San Leonardo - non è vaccinata. Si tratta di uomini e donne tra i 30 e i 60 anni. Alcuni anche convinti no vax». Ieri i positivi in osservazione erano due uomini di origine marocchina. I reparti in sofferenza per la carenza ormai atavica di personale, sopratutto in Pronto soccorso, sono anche al centro di lavori. È il caso della radiologia per il montaggio della risonanza magnetica e del blocco operatorio per l'apertura della terza sala. Mentre l'hub vaccinale interno all'ospedale, riservato fino a ieri ai soggetti allergici, ora è accessibile a tutti. «Tendiamo a contingentare gli ingressi ma certamente non ci sono vincoli per ricevere la dose - conclude il dirigente -. Insegnanti, studenti e allergici, donne gravide. Tutti possono venire in ospedale per vaccinarsi». Inoltre, a Castellammare l'1 e 2 settembre open day fino alle 23 nel centro di Moscarella per coinvolgere soprattutto gli studenti dai 12 ai 18 anni. 

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Il Mattino